Venerdì ero anch'io fra i manifestanti che hanno bloccato il centro di Roma per protestare contro la oramai (quasi) famigerata legge 133, che tratta fra le altre cose, una serie di provvedimenti sul sistema universitario. Credo sia ora di informare e informarsi sui motivi che mi hanno spinto ad essere in primissima linea in questa protesta.
1) TAGLI ALLE UNIVERSITA'
[...] "In relazione a quanto previsto dal presente comma, l'autorizzazione legislativa di cui all'articolo 5, comma 1, lettera a) della legge 24 dicembre 1993, n. 537, concernente il fondo per il finanziamento ordinario delle università, e' ridotta di 63,5 milioni di euro per l'anno 2009, di 190 milioni di euro per l'anno 2010, di 316 milioni di euro per l'anno 2011, di 417 milioni di euro per l'anno 2012 e di 455 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013."
Totale dei fondi tagliati alle università: basta una semplice somma, 1441,5 milioni di euro almeno fino al 2013. Fatevi voi i conti, considerando che la totalità o quasi di questi fondi serve a pagare gli stipendi. I soldi che mancano dovranno essere ovviamente riperiti altrove. Come???
FONDAZIONI DI DIRITTO PRIVATO
1) "In attuazione dell'articolo 33 della Costituzione, nel rispetto delle leggi vigenti e dell'autonomia didattica, scientifica, organizzativa e finanziaria, le Università pubbliche possono deliberare la propria trasformazione in fondazioni di diritto privato. La delibera di trasformazione e' adottata dal Senato accademico a maggioranza assoluta [cioé 51%, ndr.] ed e' approvata con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. La trasformazione opera a decorrere dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello di adozione della delibera."[...]
Questo significa: farsi aiutare da enti privati nel finanziamento delle università, privati che (ammesso che ci siano), vorranno ovviamente avere diritto di scelta nelle decisioni e nella ricerca, con forte limitazione del carattere indipendente e pubblico delle nostre università. Inoltre significa dare la possibilità alle università stesse di aumentare a proprio piacimento le tasse, visto che oggi sono soggetto a norme secondo le quali nell’anno solare, il gettito delle tasse degli studenti non deve superare il 20% dell’importo del finanziamento ordinario dello Stato (FFO), cosa che di fatto pone un tetto massimo alle tasse che si possono far pagare ad uno studente (e che è stato tagliato, vedi punto precedente!!!!).
TURN OVER
La stessa legge ha imposto una drastica riduzione del personale universitario alle facoltà stesse, che si trovano costrette improvvisamente a mandare obbligatoriamente in pensione chi ha maturato i requisiti necessari, o altrimenti licenziare parte del proprio organico. Le università adotteranno un turn over del 20% fino al 2011 e del 50% dal 2012, il che significa che fino al 2011 per ogni 5 professori che vanno in pensione o licenziati se ne potrà assumere uno soltanto. Questo significa riduzione del numero di corsi, docenti contrattualizzati da esterni e quindi meno motivati, impossibilità di accesso all'insegnamente per molti ricercatori o precari, già tartassati in ogni altro modo possibile.
Per chi avesse qualcos'altro da segnalare, criticare o confutare è liberissimo di segnalare.