"E' proprio dei giovani come voi essere affascinati da stregoni e sortilegi, e pensare che a essi sia riservato il privilegio di donare la fortuna e cambiare la vita.Ma esistono altre persone che compiono miracoli e prodigi, nascoste negli angoli della città e della storia.
Se vedi uno stregone con un copricapo di piume di orokoko che cammina sopra i tetti, fa volare le edicole e fa cadere polvere d'oro sui passanti, può darsi che la tua vita stia per cambiare, ma molto più probabilmente stai vedendo un video musicale.
Se vedi una persona che non si rassegna alle cerimonie dei tempi, che prezioso e invisibile aiuta gli altri anche se questo non verrà raccontato in pubbliche manifestazioni, che non percorre i campi di battaglia sul bianco cavallo dell'indignazione, ma con pietà e vergogna cammina tra i feriti, ecco uno stregone....."
(Stefano Benni, "La compagnia dei celestini")

venerdì 21 aprile 2017

MAI BANALE

In queste ultime ore riflettevo per l'ennesima volta su un qualcosa che mi sorprende sempre di più: la banalità del male. Ecco le immagini dell'attentato alla polizia sugli Champs Elysées (andando a lavoro vedo tutti i giorni l'Arco di Trionfo, sento l'avvenimento molto vicino a me):

http://video.repubblica.it/dossier/iraq-avanzata-is/attacco-sugli-champs-elysees-gli-spari-ripresi-in-diretta-da-un-passante/273782/274313?video&ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P3-S1.8-T2

Guardando queste immagini, che hanno fatto il giro del mondo, che hanno fatto spaventare tante persone, che potrebbero (si dice) addirittura influenzare le elezioni presidenziali di domenica, mi rendo conto che sono di una banalità devastante. Spari di qualche secondo, come se ne sentono a volte in una foresta nel periodo di caccia, e poi tutto finito. In questi pochi, banali secondi, sono successe tante cose: due persone sono morte, almeno altri due sono stati feriti gravemente, tantissime persone presenti sono spaventate e forse sotto shock, i giornali del mondo fanno i titoloni in prima pagina e i TG escono con edizioni speciali. Commentatori TV ci spiegano per l'ennesima volta i rapporti tra Islam e integrazione, i politici si battono sull'importanza di chiudere o meno le frontiere, la gente guardando la TV e leggendo i giornali si preoccupa o si incazza per poi andare a votare per questo o quell'altro candidato. Qualche secondo, degli spari, e poi tutto finito.

A volte sembra che il male, che un attentato, sia qualcosa di grande e spaventoso. La realtà è ben diversa. E forse è proprio questo che mi fa più paura.