"E' proprio dei giovani come voi essere affascinati da stregoni e sortilegi, e pensare che a essi sia riservato il privilegio di donare la fortuna e cambiare la vita.Ma esistono altre persone che compiono miracoli e prodigi, nascoste negli angoli della città e della storia.
Se vedi uno stregone con un copricapo di piume di orokoko che cammina sopra i tetti, fa volare le edicole e fa cadere polvere d'oro sui passanti, può darsi che la tua vita stia per cambiare, ma molto più probabilmente stai vedendo un video musicale.
Se vedi una persona che non si rassegna alle cerimonie dei tempi, che prezioso e invisibile aiuta gli altri anche se questo non verrà raccontato in pubbliche manifestazioni, che non percorre i campi di battaglia sul bianco cavallo dell'indignazione, ma con pietà e vergogna cammina tra i feriti, ecco uno stregone....."
(Stefano Benni, "La compagnia dei celestini")

lunedì 28 agosto 2017

VACANZE 2017, UN BILANCIO

Scrivo stasera alla fine delle mie prime vacanze da trentenne disperato. Domani rientro a Parigi e la cosa non mi entusiasma per nulla, quindi cerco di fare un piccolo bilancio di questa estate 2017.
Le mie prime vacanze da trentenne sono state due settimane di cui una passata in Sicilia con i genitori e una a Roma girovagando tra amici (i pochi che c'erano), parenti e casa.

Ammetto sinceramente che queste vacanze sono state sicuramente migliori di quelle 2016, dove l'apertura della nuova farmacia ci aveva garantito tanto lavoro e quasi zero divertimento. Mi tengo stresso quindi quello che ho avuto quest'anno, meglio di niente. Eppure non sono state delle grandi vacanze. Nono passo delle belle vacanze (quelle che proprio rientri e dici che fico, dove stacchi veramente la spina dal mondo circostante) dalla lontana crociera del 2013, una vita fa. Perché passare una parte della vacanza con i genitori mi è davvero parso triste in alcuni frangenti (per quanto io sia stato bene ovviamente). A trent'anni cazzo dovresti andare in giro a spaccare il mondo o, forse, pensare a come viaggiare con il bambino... Io niente di tutto questo, le stesse vacanze di quando di anni ne avevo solo 20.

E allora viva i miei trent'anni, viva la famiglia, viva le vacanze corte ma buone e (ma solo da domani) viva la Francia, che ci dà da mangiare pur con tutte le sue stranezze.