Oggi mentre tornavo in residenza dall'ufficio (questi due ricchi minuti a piedi che però fatti in un vento a trenta gradi sotto zero come direbbe Battiato non sono proprio banali) pensavo a quando andavo ai campi estivi. Lì due settimane volavano, è vero, però alla fine potevo dire che erano volati e che avevo fatto tante cose. Qui posso dire che mi sembra davvero di essere arrivato due ore fa e invece oggi riccorrono le due settimane. Strana cosa.
Per non annoiarvi con le solite storie su lezioni e tesi (a proposito: la lezione di Todreas di oggi secondo me era di un livello strepitoso, altrochè) vi parlerò del mio lato per così dire casareccio.
Tornato dall'ufficio dopo le suddette meditazioni come buon uomo di casa ho:
1) Fatto il bucato: stavolta è toccato a camicie, accappatoio, ovviamente mutande e magliette varie e soprattutto a lenzuola e federa.
2) Ho fatto il letto con le lenzuola e federa pulite: spero che mi diano la stessa sensazione meravigliosa (una delle mie preferite) di quando a casa me le cambia mamma. Ne dubito, ma ci accontenteremo lo stesso
3) Andato a fare la spesa. Oggi ho comprato un'altra cosa che spero si rivelerà assai utile: la cuccumella per portare i cibi.
4) Cucinato. Oggi ammetto di essere caduto su un risotto (avevo una voglia di risotto!!) liofilizzato: forse era meglio una pasta, però il risotto mi ha dato una soddisfazione di quelle clamorose. Gli mancavano forse un paio di polpettine ed era il piatto perfetto. Datemi tempo. Per la cronaca anche stavolta in cucina non c'era nessuno, tranne il mio libro; a un certo punto è arrivato il tipo di ieri, ci siamo scambiati due battute, lui stasera cucinava verdura con la pentola a pressione, certa gente è attrezzatissima!! Ovviamente comunque il risotto rimasto me lo porto domani a pranzo nella cuccumella, neanche a dirlo ;)
5) Sistemato i panni puliti. Le camicie sono in condizioni dignitose, non so dire ancora se è meglio farle asciugare su un filo da appendere in camera (ce l'ho!) o se usare le più pratiche asciugatrici.
Non so se l'uomo prova un certo piacere nel fare certe cose, simbolo per una volta di emancipazione, termine che sembra essere appannaggio dell'universo femminile. La cosa che mi faceva ridere in questa serata da uomo di casa (sapete quanto mi piace condividere certe scemenze) è stata vedermi come l'indimenticabile shii, di cui avete un'assaggio sotto. Spero solo di non diventare come l'ultimo gioco ;)
1 commento:
sei proprio un deficiente!!! :):):)
non la conoscevo la shii...;)
mi raccomando quando metti il cibo caldo nella cuccumella non coprirlo subito, sennò fa l'odiosa condensa che si vede nella foto all'interno del tappo...ihihihihihih
g10
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