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La giornata di oggi è stata positiva. Primo punto di positività oggettiva: se stavo a Roma co quel casino probabilmente avrei ucciso qualcuno senza troppi problemi. Due: ho ripreso finalmente il caffè mattutino col mondo, certo se stanno dentro la stanza con fuori scritto Labo Photo non ti viene in mente di aprire e andarli a cercare li, visita mattutina alla sala di controllo di Rapsodie, reattore pioniere al sodio (mi ci ha portato Daniele, sembra che va bene con lui) e poi pranzo insieme alla gente. Riunione (finalmente, con un po' di calma!) con Lionel, la persona che seguirà il mio lavoro, in cui abbiamo parlato di un po' di tutto (per il lavoro, ovvio) in francese per un buon 75% del tempo. L'inglese è sempre una buonissima ruota di riserva, però serve a me per imparare, a lui per parlare più tranquillo e a me di nuovo per far vedere la buona volontà.

Credo che con Daniele ci vedremo pure nel weekend (insieme al suo gruppo). Provo a coinvolgere pure Damiano, seguiranno aggiornamenti. Per il resto niente de che (e quasi quasi è anche un bene), domani si finisce già la prima settimana. Alla fine il tempo vola. Soprattutto considerando che, come dice qualcuno, ho iniziato l'altro ieri (e non ha nemmeno tutti i torti :P).

Non posso esimermi dal fare un commento velocissimo su questo giorno che ricorderemo sui libri di storia. Gheddafi ha fatto la fine (e lui ne era ben consapevole) di quasi tutti i grandi dittatori della storia. Il popolo - e nel nostro piccolo ne abbiamo avuto prova - ha sete di vendetta e di rivalsa per decenni di sofferenze subite. E soprattutto quando si sta in guerra le regole civili non valgono più. Non per questo però gioirò mai per questi eventi.