La giornata di oggi è iniziata con una sveglia suonata e rispenta (ieri avevo fatto troppo tardi a sentire di Bin Laden). Ovviamente mille cose da fare e mattinata sbrigliata per il rotto della cuffia. Devo dire che il pomeriggio è stato più produttivo: non solo studio per la tesi, correzione del libro (c'è un segno che non mi torna, dannate derivate...) ma anche corsetta serale. Era tanto tempo che non andavo a correre, mi ci voleva proprio. Soprattutto per sfogarmi e per sgranchire un po' le gambe che oggi scrocchiavano che era una bellezza. Per il resto da notare due cose: il fatto che spesso imbocco a salutare Giancarlo mentre lui parla con la gente su skype. Non so se è perchè è una persona molto gentile che non me lo dice e io continuo ad libitum, fino a che non mi sorge il dubbio che viene tremendamente confermato...poi dici che uno da fastidio, a prendere i momenti peggiori sono sempre stato un fenomeno in effetti. L'ultima (promesso) è per chiudere il discorso di ieri su Bin Laden con una frase che mi ha scritto il mitico Bo, a cui avevo scritto una mail non appena saputo il fatto. La sua frase è la seguente: "Don't mess with the US". Tradotto alla leggere: con gli Stati Uniti nun dovete sgravà. Un soggetto sottolineato fortemente anche nel discorso di Obama. Ma Obama è Obama e nessuno gli dirà nulla. Sarà una frase che terrò nel cassetto come bagaglio culturale di questa esperienza. In fondo, capire gli americani, non mi dite che è cosa da poco.
PS: Ieri ho fatto tardi perchè ho fermato un po' da maniaco Wei Chun che usciva dal bagno per parlare di Bin Laden. In realtà poi la discussione è cambiata sulla mia ammissione, che ca**o. Gli ho detto che non ci credo più che mi ammettono. Tanto per la cronaca, ammesso che sia un male.
1 commento:
oggi intervento veloce ma fantastico, non è farina del mio sacco, ci tengo a precisarlo ma è geniale, sullo stile di spinoza, per capirci:
"osama nell'alto dei cieli"
g10
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