"E' proprio dei giovani come voi essere affascinati da stregoni e sortilegi, e pensare che a essi sia riservato il privilegio di donare la fortuna e cambiare la vita.Ma esistono altre persone che compiono miracoli e prodigi, nascoste negli angoli della città e della storia.
Se vedi uno stregone con un copricapo di piume di orokoko che cammina sopra i tetti, fa volare le edicole e fa cadere polvere d'oro sui passanti, può darsi che la tua vita stia per cambiare, ma molto più probabilmente stai vedendo un video musicale.
Se vedi una persona che non si rassegna alle cerimonie dei tempi, che prezioso e invisibile aiuta gli altri anche se questo non verrà raccontato in pubbliche manifestazioni, che non percorre i campi di battaglia sul bianco cavallo dell'indignazione, ma con pietà e vergogna cammina tra i feriti, ecco uno stregone....."
(Stefano Benni, "La compagnia dei celestini")

giovedì 7 aprile 2011

CHE NOIA E INVECE

Oggi mentre tornavo dal supermercato, nel mio momento personale della giornata, pensavo tra me e me: "anche stasera scriverò sul blog, che ho studiato, che sono andato da Ting a prendere nuovo materiale, che Driscoll mi ha corretto la bozza, che domani ho la riunione apocalittica con Todreas..." e mi sono detto: "Poracci, pensa quanto se rompone le palle a legge sempre le stesse cose ormai. Perderai pure quei 25 lettori che ti sei costruito".
Proprio in quel momento mi è venuto in mente un flash, una cosa da raccontare: sono andato al supermercato con Giancarlo, che ha trovato un biglietto in cui c'era scritto "FREE 1 POUND BANANAS". Dopo essersi accertato che con quel biglietto poteva avere un pound di banane aggratis, è rientrato nel supermercato con le buste già piene e, domandandosi quanto diamine sono un pound di banane (maledette unità di misura anglosassoni!!!" ne ha prese tre a buffo. Il loro peso era 0.96 pound. Un mito.
Salutato Giancarlo e finito questo flash mi è venuta in mente un'altra cosa da raccontare, stavolta tremenda. Ho lasciato la borraccia dei Celtics al supermercato. Come nei migliori quartieri altolocati tornato non c'era più. E dubito che la ritroverò :( Il regaolo di mamma, dovrò tornare all'aeroporto solo per comprarne un'altra.
Per continuare a poter scrivere qualcosa ho mangiato un po' di sushi (ovviamente radioattivo, sennò non era buono) e passato la serata a combattere con gli ultimi ritocchi.
In realtà quest'ultima parte di serata è una di quelle in cui bisogna tirare dritto il timone per non affondare di nuovo. Riprendere in mano le ragioni per comportarsi così. Altrimenti la nostalgia fa brutti effetti.
Per ravvivare un po' il discorso vi pubblico in anteprima le immagini del mio prossimo saggio che pubblicherò sul "Corriere de Casalotti" dal titolo: "Come il linguaggio matematico superi ogni barriera linguistica", sulla base del confronto tra due pagine correttemi da Driscoll. Giudicate voi.



3 commenti:

Anonimo ha detto...

direi che appaiono ormai evidenti a tutti le seguenti cose:
1) sei un po' troppo rinco...rimani chiuso fuori, lasci al super la sacra borraccia dei celtics...la testa te la porti dietro, si? :)
2) avete un pessimo rapporto col cibo e state un po' troppo in fissa con tutto il cibo che richiama forme equivoche (passione per le salsicce, amore smodato per banane gratis...)...ahò che volemo fa??? :):):)

il confronto tra le due pagine corrette è fantastico, il corriere di casalotti sarà fiero di avere un siffatto contributo! :)

cià!
g10

mond ha detto...

io avrei menzionato la chiamata comunque

Dot ha detto...

@g10: te l'ho detto che quella è la strada, almeno avrò una carriera al Corriere :P
@mond: menzionala tu ;)