Arrivi alla fine di una giornata e inizi a pensare a cosa scrivere su questo blog, cosa condividere con voi, cercare di non dimenticarsi niente. Ne avevo di cose da scrivere, oggi: il risveglio con la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, la messa, sentire che a casa facevano il fava-day, la partita di NBA vista con il ragazzo indiano e altra gente nel pomeriggio, le tifoserie che si erano formate, il tentativo di fare la pizza finito in maniera tragica sul pavimento della cucina senza possibilità avere qualcosa con cui pulire.
Ma poi, verso le 23:30 mi contatta Giancarlo su skype. Strano, chissà che vorrà. Mi posta il link della Casa Bianca. Stupito mi chiedo che è successo. Parla Obama in diretta. Ci sono momenti in cui ci si sente testimoni della storia. L'avevo sentito quando, dieci anni fa, parlavo al telefono con Gianluca per chiedergli se avrebbe giocato a pallnuoto quell'anno, visto che mi sarei iscritto, e lui mi disse invece di accendere il televisore e vedere che stava succedendo a New York. L'ho sentito oggi, quando ho sentito in diretta l'annuncio di Obama. Quella che vedete sotto è la prima schermata di repubblica.it con la notizia ufficiale.
La storia a volta fa molta ironia. Oggi avevamo di celebrare una delle persone più sante che il mondo di oggi ricordi in vita. Beato Giovanni Paolo II Papa, il cui pensiero ancora ci riempie il cuore di emozioni e Spirito. Terminiamo questa giornata con un altro pensiero. Non a un santo, non a un beato. A uno che ha fatto la storia, tragicamente. Non celebro il fatto che sia morto. La Storia, la Guerra, procedono con le sue maniera dove non ci sono vie di mezzo. A noi, spettatori seduti sul divano, non resta che assistere e sperare davvero, come ha detto Obama, in un mondo di pace e di giustizia.
Buon Primo Maggio a tutti.
3 commenti:
Vedere le persone che fanno festa alla Casa Bianca e a GroundZero è un qualcosa di difficilmente descrivibile...ci dovrò riflettere su nei prossimi giorni...
l'america da sempre è ricca di contraddizioni in questo senso, una nazione dove la pena di morte è ancora una triste realtà non può non festeggiare una cosa del genere. purtroppo è difficile spiegare che sarebbe stato preferibile prenderlo vivo e tenerlo in una cella, o magari ai lavori forzati una vita intera.
è altrettanto vero che la ferita di ground zero è ancora ben lontana dal rimarginarsi. è sempre complicato confrontarsi con il dolore, con la sofferenza, con la morte.
ed è sempre complicato giudicare, o quantomeno cercare di capire perchè ognuno, alla fine, elabora a suo modo.
in tutto questo vorrei spendere due parole per la beatificazione di gpII...
esempio luminoso e concreto di come la grazia di cristo contagia e si rende vera forza di vita.
grazie di cuore a quell'uomo, grazie di cuore ai suoi pensieri, alla sua fede, grazie di cuore al suo "non abbiate paura" che tante e tante volte ha riecheggiato nelle mie orecchie e nel mio cuore nei momenti difficili della mia vita.
g10
Mi sento di condividere tutte tutte tutte le cose che hai scritto. Virgole comprese, stupendo :)
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