"E' proprio dei giovani come voi essere affascinati da stregoni e sortilegi, e pensare che a essi sia riservato il privilegio di donare la fortuna e cambiare la vita.Ma esistono altre persone che compiono miracoli e prodigi, nascoste negli angoli della città e della storia.
Se vedi uno stregone con un copricapo di piume di orokoko che cammina sopra i tetti, fa volare le edicole e fa cadere polvere d'oro sui passanti, può darsi che la tua vita stia per cambiare, ma molto più probabilmente stai vedendo un video musicale.
Se vedi una persona che non si rassegna alle cerimonie dei tempi, che prezioso e invisibile aiuta gli altri anche se questo non verrà raccontato in pubbliche manifestazioni, che non percorre i campi di battaglia sul bianco cavallo dell'indignazione, ma con pietà e vergogna cammina tra i feriti, ecco uno stregone....."
(Stefano Benni, "La compagnia dei celestini")

venerdì 6 maggio 2011

CONQUISTEREMO IL MONDO

Stasera scrivo relativamente presto, me la voglio prendere comoda. In fondo non solo ho i panni ad asciugare e manca ancora più di mezz'ora, ma in realtà riflette anche il mio stato d'animo attuale, stranamente mentalmente rilassato. Non che siano scomparsi i grandi dilemmi di questo periodo, anzi. Però stasera fatemi godere piccoli piaceri.
La giornata in realtà è iniziata con qualche postumo di ieri, una doccia sempre occupata e un tempo che ricorda le migliori giornate invernali: vento gelido e pioggerella fastidiosissima, che mi hanno costretto a tornare a casa quando già stavo in ufficio per prendere ombrello e giaccone pesante, per evitare brutte esperienze come la fracicata storica di ieri.
Poi piano piano siamo saliti, i primi risultati del lavoro (ho detto che avevo tutto pronto, mi manca solo un caso, lo faccio adesso finito di scrivere qui), una lezione tranquilla, l'ennesima bozza corretta da Driscoll sempre in tempi record che però stavolta finalmente trova solo piccoli errori quasi essenzialmente di battitura e scrive che inizia a prendere una buona forma e di non portargliela più a meno di cambiamenti sostanziali come aggiunte e roba varia. Ora la domanda che ci facciamo tutti (io compreso) è: l'avrò preso per sfinimento o avrà detto la verità? Ai posteri l'ardua sentenza (visto che stiamo in tema di giornata, tra l'altro).
Conferenza sui rifiuti radioattivi dopo la lezione, chiacchierata molto istruttiva su Giancarlo prima di tornare a casa. Mi ha dedicato del tempo prezioso, mi ha dato consigli, mi ha detto che qui tutti si sentono stupidi perchè ti chiedono tanto ma lavorando con umiltà e impegno i risultati si raggiungono sempre. Mi ha detto che lui faceva anche un po' il cazzone ai meeting con Todreas l'anno scorso, di stare tranquillo, mi ha fatto vedere che è l'unico con doppia citazione nei ringraziamenti della nuova edizione del libro.
La cena è stata notevole. Notevole non solo perchè mi sono fatto una chiacchierata molto interessante col ragazzetto indiano dell'NBA (stasera niente partite, abbiamo parlato di Europa, stili di vita, religione, politica...poca roba insomma!) ma soprattutto per i protagonisti della cena: i tortellini ai funghi Giovanni Rana. Una cosa clamorosa. Una libidine, anzi, doppia libidine... Me li so magnati tutti (erano pochi) gliel'ho fatti assaggiare a lui, da riprendere assolutamente al più presto.
La serata di studio e di bucato sta passando tranquilla. Sono abbastanza rilassato. Mi aspetta una settimana molto molto intensa da domani: correzione ultima e finale dei due capitoli (oggi ho preso gli stampati da marcare a penna rossa che, ora che ci penso, non ho O__o), finire con i risultati e scriverli in maniera decente (il prossimo meeting niente mallopponi, qualche tabella, qualche grafico, lista delle ipotesi fatte e via così), aggiungere al malloppone qualche grafico che mi ha mandato il povero e simpatico Ting, che ha dovuto far rigirare i codici solo per il sottoscritto. Anche se credo che sia interessato al mio lavoro, lui l'aveva iniziato e poi abbandonato ma se i miei risultati fossero interessanti chissà).

In tutto questo vi starete ancora chiedendo il perchè del titolo. Avevo già accennato al fatto che i professori al dipartimento dicevano che dovevano loro imparare l'italiano, piuttosto che noi l'inglese. Beh, non sapete quando non solo il ragazzatto indiano mi ha salutato dicendo "buonaserata" ma soprattutto quando Todreas, finita la lezione, ha pontificato dicendo: "Finito" in quell'italo-americano che fa tanto film. Ha guardato poi nella direzione mia, di Giancarlo e di Stefano che, casualmente, stavano tutti vicini. Il clan italiano. Conquisteranno il MIT. Loro.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

uff fattelo dire, sei spiacevolmente fastidioso quando continui a vederti (ormai solo te) lontano da tutto e staccato da ogni cosa.
il fatto che la gente ti stimi e le cose stiano andando dignitosamente bene dovrebbero ormai darti la cifra del fatto che - volente o nolente - ti sei integrato ed anche bene. sei ormai immerso nel lavoro, le persone ti rispettano ed apprezzano quello che fai, quindi non capisco il perchè di questo tuo sempre "sentirti ai margini", comincio a pensare che alla fine forse ti piace.
beh, a me no, tanto che - per ribadirtelo in modo consistente - l'ho voluto lasciare scritto qui piuttosto che in un'email privata.
se in questo momento fossimo nella stessa stanza ma sai che scappellotto t'avrei mollato...
g10

Dot ha detto...

Sono sempre molto contento quando qualcuno mi tira le orecchie perchè penso sempre sia una dimostrazione di affetto vera, più che le altre in cui ti dicono si si tutto ok.
Certo, a volte (poche) seguo i consigli, altre (la maggior parte) no.
Nel caso particolare invece non sono proprio d'accordo sul motivo della tirata d'orecchi. O meglio: è vero che le cose vanno dignitosamente bene, che la gente mi inizia a conoscere e forse a stimare. E' anche vero che questo non è stato vero fino ad ora e non solo per colpa mia.
Nel caso particolare poi, l'unica cosa che avevo scritto è che loro avrebbero conquistato l'MIT solo perchè penso molto spesso al fatto che non voglio rimanere qui in realtà. Tutti qui. Anzi, tengo ancora un bigliettino che mi ha mandato Stefano durante una lezione pesante e che non ho riportato perchè forse troppo nerd. C'era scritto "entropia. esco troia". :D Scena tipo quelle delle superiori, in cui ti mandavi le battute sui foglietti di carta. Detto questo l'integrazione ancora è lunga dall'essere completa, ma si va avanti.
E per finire due cose: primo, sai che il solo fatto di scrivere su questo blog e rendere pubbliche quasi tutti i miei pensieri più intimi è un fatto di affrontare a viso aperto le questioni. Secondo, meno male che non siamo nella stessa stanza che i tuoi scappellotti ancora me fanno male :P

Anonimo ha detto...

troppi pochi te n'ho dati...ma non te preoccupà, te li tengo da parte pe' quanno torni...:)
g10