Quando oggi mi sono reso conto che manca solo una settimana al ritorno a casa mi ha fatto una stranissima impressione. Come sempre, finchè si guarda il traguardo non si vede l'ora che arrivi. Poi però, una volta arrivati, ci si sente strani. Ho cominciato perciò quel tremendo trip mentale di guardare le cose come se fosse l'ultima volta che le guardo - l'ufficio, la stanza, la città intorno a me - che credo mi porterò avanti fino a mercoledì prossimo.
Detto questo poco altro: ho finito di scrivere e quasi di impaginare la tesi, spero che domani mi correggano solo piccole cose da aggiustare facilmente. Poi dovrò solo aspettare Tyrell che torna dalla conferenza - ci ho parlato oggi per chiarirgli quello che mi servirebbe riuscisse a chiedere.
Cena sempre con gli harvardiani. Chiara era un po' giù di morale stasera, gli altri un po' al solito. Siamo andati in un posto carino sempre zona Harvard neanche troppo costoso, dove mentre stavamo pagando è scattato l'allarme antincendio e ci hanno fatto evacuare. Nonostante la tentazione di fare "er vento", siamo rimasti li fino a quando il cameriere (scocciato fracico) ci è venuto a fare i conti e a prendere i soldi. Certo, la cena gratis sarebbe stata una chicca, ma ci accontentiamo.
Domani riunione con Todreas e Driscoll. Ultima? Forse no, mi aspetto di rivederli se non altro per salutarli. Nel qual caso, mi dovrò preparare, per la prima volta da quando li conosco, il discorso da fare.
1 commento:
mi raccomando, come ogni buon discorso che si rispetti fallo "a cazzo di cane" e soprattutto prova a spiegare loro in inglese il concetto di "cagna maledetta"...:)
g10
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