"E' proprio dei giovani come voi essere affascinati da stregoni e sortilegi, e pensare che a essi sia riservato il privilegio di donare la fortuna e cambiare la vita.Ma esistono altre persone che compiono miracoli e prodigi, nascoste negli angoli della città e della storia.
Se vedi uno stregone con un copricapo di piume di orokoko che cammina sopra i tetti, fa volare le edicole e fa cadere polvere d'oro sui passanti, può darsi che la tua vita stia per cambiare, ma molto più probabilmente stai vedendo un video musicale.
Se vedi una persona che non si rassegna alle cerimonie dei tempi, che prezioso e invisibile aiuta gli altri anche se questo non verrà raccontato in pubbliche manifestazioni, che non percorre i campi di battaglia sul bianco cavallo dell'indignazione, ma con pietà e vergogna cammina tra i feriti, ecco uno stregone....."
(Stefano Benni, "La compagnia dei celestini")

martedì 7 giugno 2011

ROUTINE

Piero se n'è tornato a casa (con un ritardo di 4 ore del bellissimo volo Alitalia, che non smette mai di stupirci purtroppo...) e con lui questa dozzina di giorni passati insieme. Non posso negare che sono stati i giorni più intensi e pieni da quando sono qui, con meno studio (credo di essermelo potuto permettere) e più casino in assoluto. Abbiamo girato Boston più e più volte, in metro e a piedi, di giorno e di notte. Siamo andati a New York, siamo stati con altra gente tutto il giorno, la sera in giro per locali (ahimè troppo) ballerini, visto Saturno in maniera incredibile, abbiamo cenato con personaggi stravaganti e incontrato tassisti fatti, visitato acquari e visto balene, corretto il libro di Todreas e dormito in giro. Altre cose non siamo riuscite e farle, ma sarà per la prossima volta. Quello che mi resta è una vacanza in terra d'America (dopo quella gloriosa di Chicago e quelle con Fil e con mamma e gli zii) piena di vita e di cose da raccontare che difficile pure metterle insieme.
Ora purtroppo la stanza è quella di sempre, un casino, ma sembra quasi ordinata perchè vuota. Siamo tornati alla normalità, quella normalità che ti fa mandare mail al professore alle undici e mezza per sistemare delle cosette e far vedere che stai andando avanti col lavoro (palesemente na calla, ma questo lo sappiamo io e voi, se non fate la spia). La normalità di chi va a fare un sacco pieno zeppo di lavatrice e di chi ha sempre tanto tempo per pensare alle solite cose ma pochissimo per il lavoro arretrato. Da domani si ricomincia, prometto.

Per la cronaca, come già un osservatore molto attento ha notato (mitico! :P), oggi è una data importante anche per un altro motivo. Oggi è -1: meno un mese esatto al rientro alla base, un po' come gli astronauti dalla luna. Conto alla rovescia inziato, con un po' di malinconia ma tanta eccitazione per il ritorno. Di cosette in quest'ultimo mese ce n'ho, a cominciare da domenica prossima con Giancarlo per finire in bellezza gli ultimi giorni. Volerà come è volato il primo mese. O come sono volati questi 4 fino ad ora, che in realtà non è che cambia poi tanto.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ma alla fine hai deciso per la francia??? non ho ben capito, alla fin fine...:) cmq sono contento del tuo conto alla rovescia...daje!!! :)
g10

Anonimo ha detto...

I miss our fuckin days there!! ;)

P

Anonimo ha detto...

mica pizza e fichi aò!
qui ti aspettiamo con ansia :)
Anche io come Piero "miss our fucking days here" però here è Roma e non Boston :)

Dot ha detto...

Miss you all fucking guys!!