"E' proprio dei giovani come voi essere affascinati da stregoni e sortilegi, e pensare che a essi sia riservato il privilegio di donare la fortuna e cambiare la vita.Ma esistono altre persone che compiono miracoli e prodigi, nascoste negli angoli della città e della storia.
Se vedi uno stregone con un copricapo di piume di orokoko che cammina sopra i tetti, fa volare le edicole e fa cadere polvere d'oro sui passanti, può darsi che la tua vita stia per cambiare, ma molto più probabilmente stai vedendo un video musicale.
Se vedi una persona che non si rassegna alle cerimonie dei tempi, che prezioso e invisibile aiuta gli altri anche se questo non verrà raccontato in pubbliche manifestazioni, che non percorre i campi di battaglia sul bianco cavallo dell'indignazione, ma con pietà e vergogna cammina tra i feriti, ecco uno stregone....."
(Stefano Benni, "La compagnia dei celestini")

sabato 26 novembre 2011

ABBASSA LA CRESTA 2

Oggi stavo in ufficio e me veniva in mente la celeberrima frase de Biascica: Scusame ma oggi.... non me va da fà'n cazzo... Era proprio così, e ammetto di aver prodotto poco. In realtà la giornata non è neanche iniziata malissimo, con il mio capo che è venuto a vedere in 5 minuti quello che avevo fatto e a dirmi che entro la fine dell'anno max inizio anni nuovo vorrebbe una piccola presentazione di quello che ho trovato a tutte le persone che lavorano in questo ambito nel laboratorio. La cosa mi fa felice, almeno ho una scadenza, un obbiettivo da centrare. Ora devo solo farmi dire bene lui che risposte vuole e non perdere tempo su cose meno utili. Ma in un mese ce la dovrei fare tranquillamente.
Detto questo oggi si sono dimenticati di venirmi a chiamare per il pranzo: sono andato da solo, moggio (lo so che potevo andare io da solo all'ora a cui vanno loro - ma non l'ho fatto, per una volta che posso evitare di fare pranzo alle undici e mezza!!) salvo incontrare a mensa due ragazzi del laboratorio di quelli con cui mi ci salutavo a malapena la mattina (dopo vi spiego come funzionano i saluti da queste parti). Mi hanno detto se volevo mangiare con loro e alla fine un po' abbiamo parlato - soprattutto, manco a dirlo, di calcio e di Olympique Marseille con uno di loro. Della serie che stavamo a di l'altro giorno. Però alla fine la mattina li potrò salutare ancora più sorridente. Spero.
La giornata è più o meno finita con la partita a calcio. Oggi eravamo sei contro sei. Beh, ammetto, un disastro. Ho sbagliato una quantità enorme di ultimi passaggi, mi hanno dato poco la palla quando ero solo, quando stavo in porta mi è arrivata una pallonata dove non ci batte mai il sole che mi ha fatto stare piegato per 5 minuti buoni e come se non bastasse quando mi sono ripreso un attimo me so fatto autogol de tacco. C'è da dire altro? Si, verso la fine ho fatto due gol, uno anche carino, ma questo non basta a levarmi sto bel 4,5 / 5 di voto che mi merito. Sarà per la prossima volta.
Dicevamo del saluto da queste parti. In effetti è un po' che ve ne volevo parlare ma mi sono sempre dimenticato. Bene, non è diverso dal nostro in realtà, solo che è convenzione/obbligatorietà: stretta di mano a tutti gli uomini e doppio bacio sulla guancia a tutte le donne. Sembra normale ma immaginatevi una signora che entra in una stanza per prendere un caffè la mattina, trova 12 signori e se li deve bacià tutti quanti!!! Quanto è bello essere nato uomo. Però ammetto che questa sorta di contatto fisico da un senso più umano al tutto. In America chiaramente non esistono ste cose, anzi.
Chiudo con la cosa che mi ha fatto più ridere della giornata (ancora non ho smesso, bisogna trovarsele le chicche della vita!). Mentre andavo a mensa da solo mi è passato un camion come quello in foto(montaggio). Il sette e mezzo me lo so fatto da solo :D:D


3 commenti:

Anonimo ha detto...

i really like
:)
P

Anonimo ha detto...

non ho capito 'sta storia del camion, me la spieghi?
quindi stavi in porta ed hai preso una pallonata dove non batte il sole...eri per caso girato di spalle? perchè è li che non batte il sole, caro mio...:)
g10

Dot ha detto...

La storia del camion è quella del giochetto da bimbi "lo vedi questo" e se vedi quel segno ti do sette cazzottoni e mezzo sulla spalla :D
Perchè li il sole ci batte, mica come sulla schiena...