"E' proprio dei giovani come voi essere affascinati da stregoni e sortilegi, e pensare che a essi sia riservato il privilegio di donare la fortuna e cambiare la vita.Ma esistono altre persone che compiono miracoli e prodigi, nascoste negli angoli della città e della storia.
Se vedi uno stregone con un copricapo di piume di orokoko che cammina sopra i tetti, fa volare le edicole e fa cadere polvere d'oro sui passanti, può darsi che la tua vita stia per cambiare, ma molto più probabilmente stai vedendo un video musicale.
Se vedi una persona che non si rassegna alle cerimonie dei tempi, che prezioso e invisibile aiuta gli altri anche se questo non verrà raccontato in pubbliche manifestazioni, che non percorre i campi di battaglia sul bianco cavallo dell'indignazione, ma con pietà e vergogna cammina tra i feriti, ecco uno stregone....."
(Stefano Benni, "La compagnia dei celestini")

giovedì 1 febbraio 2007

AZZARDO TROPPO...AZZARDATO

Quando si dice, durante una giocata a poker tra amici: "Mò me gioco l'orologio!!" ci si ride e ci si scherza su. Eppure questa storia non è uno scherzo. In Russia, durante una portita a poker fra amici, uno dei due perde tutti i suoi averi. Decide allora il tutto per tutto: si gioca una notte con sua moglie. Perde. La sera dopo la moglie torna a casa e vede tutto sistemato per bene, tavola apparecchiata, champagne, candele... Meravigliata, scopre che il tutto era stato preparato dall'amico vincitore. Estasiata dalla scena passa un'amichevole serata che si conclude con una passeggiata nella quale l'amico rivela il perchè della sua presenza. Per la povera donna è l'inizio di scoperte tragiche sul conto del disgraziato marito. Lo lascia. Divorziano. E la notizia recente qual è? Si è risposata con l'amico vincitore, da sempre cotto per lei. Quando si dice tra di noi perciò: "Mò me gioco l'orologio!!" facciamoci molta attenzione...

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