"E' proprio dei giovani come voi essere affascinati da stregoni e sortilegi, e pensare che a essi sia riservato il privilegio di donare la fortuna e cambiare la vita.Ma esistono altre persone che compiono miracoli e prodigi, nascoste negli angoli della città e della storia.
Se vedi uno stregone con un copricapo di piume di orokoko che cammina sopra i tetti, fa volare le edicole e fa cadere polvere d'oro sui passanti, può darsi che la tua vita stia per cambiare, ma molto più probabilmente stai vedendo un video musicale.
Se vedi una persona che non si rassegna alle cerimonie dei tempi, che prezioso e invisibile aiuta gli altri anche se questo non verrà raccontato in pubbliche manifestazioni, che non percorre i campi di battaglia sul bianco cavallo dell'indignazione, ma con pietà e vergogna cammina tra i feriti, ecco uno stregone....."
(Stefano Benni, "La compagnia dei celestini")

lunedì 28 febbraio 2011

CRESCENDO

Questa domenica è stata un crescendo. Ti svegli la mattina presto e ti accorgi non solo che sta nevicando un casino (foto sotto), ma leggi anche su facebook quella parola che non vorresti mai leggere e che ti fa veramente tornare alla realtà in tutta la sua crudezza.

Sono andato a Messa non alla solita ora bensì al'una. C'era sempre parecchia gente, è bello vedere tanti giovani che sono lì per propria consapevole scelta. Certo, il coro è meglio quello delle 9:30, però non si può avere tutto. Ammetto che verso la fine della Messa un certo languorino si stava impadronendo del mio stomaco. L'ho placato con delle misere linguine all'olio di una tristezza notevole.
Nel pomeriggio ho continuato a studicchiare come avevo fatto la mattina. Mi stavo per appisolare un po' quando si è fatta sentire Vale. Volevo andare a vedere il torneo di biliardino ma ho fato tardi, dovevo sfogarmi un po'. In compenso in serata ho fatto un altro grande passo: ho comprato la padella. Per festeggiare cenetta niente male: salsiccia, due uovo all'occhio di bue e purè, unico piatto, buono na cifra. Mi sono tolto una bella soddisfazione, avevo proprio voglia! Ora con la padella si aprono prospettive interessanti. Adesso possiamo cominciare a parlarne ;)

Chiudo con quella che è la vera notizia della giornata. Mond è partito. Ho rivissuto in questi giorni che stava per partire ho rivissuto la mia di partenza. Lui è stato più forte, era molto più sereno e determinato. In bocca al lupo campione. La tua strada è tutta da percorrere. Sarà un successo, ne sono sicuro.

domenica 27 febbraio 2011

UNA RISATA VI GUARIRA'

Questo sabato è stato moscio, molto moscio. Sveglia con calma, ufficio, mattinata passata su skype con persone carissime e pranzo con gli avanzi di ieri sera. Poco dopo pranzo sono tornato in stanza, ho sentito Mond (domani ne parliamo meglio) e poi, vittima di una non meglio precisata presa a male, ho dormito il resto del pomeriggio. Mi sono svegliato che non avevo voglia neanche di cenare. Sono andato al computer. Mi ha salvato il video in fondo, mi ha fatto così ridere che l'ho visto e rivisto, pensando ai momenti passati a studiare insieme. Mi ha dato la forza per uscire, comprare qualcosa di tranquillo e mangiare. In cucina a un povero asiatico (forse indiano) già visto altre volte gli si era attaccato e bruciato il riso in fondo alla pentola, poverino. Prima di andare in cucina avevo anche lasciato la porta della stanza aperta involontariamente e mi ha salutato Hang, il nuovo arrivato. Caruccio, ha detto che la prossima settimana si andrà a tagliare i capelli pure lui.

Serata passata a casa, tra un paio di film e qualche articolo per non sentirmi troppo in colpa che oggi non ho fatto niente. Mi sento moscio. Passerà.


sabato 26 febbraio 2011

ITALIANS

Anche oggi è capitato di chiedermi, mentre cucinavo, di chiedermi cosa avrei scritto nel blog per non essere noioso. Poi un paio di storielle sono uscite fuori.

Innanzitutto la notizia di giornata è che ho fatto un grande passo: mi sono tagliato i capelli. Avevo molta paura della riuscita di questa operazione e di uscire fuori o senza testa o con una calvizie perenne per il resto della mia vita. Niente di tutto questo: a tagliarli era una cinese (lo sapete che è un modo di dire, ormai, era un'americana dai tratti orientali, ok?) che aveva una gran voglia di parlare. Mi veniva in mente quello che aveva scritto Nik sul suo blog qualche tempo fa e mi stupivo di come le persone siano diverse. Questa non se stava zitta un attimo: la prima cosa che mi ha messo davanti è stata una brochure con cui mi ha chiesto: li vuoi lunghi, medi o corti? la risposta è andata su medi, poi al limite vediamo, anche se le ho chiesto se poteva farmi la faccia
come quello con i capelli lunghi, visto che era tale Tom Cruise. Dopo che l'ha capito e che le ho detto che scherzavo ha anche sorriso. Incredibile.

Il risultato è il seguente, sono graditi apprezzamenti. Abbiamo comunque concordato con chi di dovere che per la faccia di Tom sarà la prossima volta.

La storiella invece è che stasera in cucina, mentre cucinavo, è entrato Paolo, il ragazzo italiano della porta davanti la mia, insieme ad un altro ragazzo italiano, anche lui di Milano.
1) Mi sono sentito un gran fico, perchè Paolo di stava mangiando uno sfilatino tristissimo preso da Subway veramente tossico e io invece gli ho sfornato davanti questi filetti di pesce panati (ex surgelati fatti al forno) e soprattutto un purè cotto in due minuti che era fenomenale. Lui col panino e io con le leccornie. Ovviamente ho offerto, non sono buzzurro. Sarà per la prossima volta ha detto. Peccato ;)
2) Prendetemi per stupido ma per allentare un po' la situazione ho raccontato del mio pezzo della doccia. Loro prima si sono fatti delle grosse risate, poi mi hanno raccontato che non solo era successo anche a loro, ma soprattutto che a uno dei era successo con solo l'asciugamano addosso (io almeno avevo l'accappatoio!) e che a un loro conoscente, era successo senza nulla addosso, completamente nudo. Ha dovuto aspettare il suo compagno di stanza che rientrasse. Mi sono sollevato. Forse non sono il peggio. Magra consolazione. Paolo mi ha raccontato anche che una volta uscendo la sera aveva lasciato le chiavi dentro la stanza. Si è fatto dare subito il doppione ma poi ha dimenticato anche quello dentro riuscendo. Ha dovuto chiedere il terzone (ce l'hanno per certo, lo so) e a quel punto ce l'ha fatta. Non mi pare fosse inventata la storiella, perchè se è vera: saremo mica noi italians a essere così cogli..ehm sovrappensiero??? :D:D:D

venerdì 25 febbraio 2011

TESI

Per fortuna il titolo del post di oggi non è un aggettivo plurale ma un nome femminile singolare.
Ho avuto l'incontro con Todreas oggi, e vale la pena riportare alcuni dettagli. Premessa: è andato meglio, i professori sono stati molto contenti che ho portato loro una copia per uno di quello che avevo scritto numerando le pagine :) mancava il nome e la data, cercherò di essere ancora più preciso la prossima volta. La tesi inizia a prendere forma, credo di aver capito cosa devo fare nel breve e nel lungo periodo. Già mi sembra un passo in avanti. Ma non è di questo che voglio parlarvi.
Invece che nell'ufficio di Mago Merlino - pardòn, Professor Todreas, abbiamo tenuto il meeting nella sala delle riunioni del dipartimento. Non vi sto a dire le sedie e il tavolo di legno intarsiato. Non vi sto a dire nemmeno che mi hanno messo a capotavola (no, non è il posto del capo, già me lo hanno chiesto: per quello c'è un trono sul lato che dà all'esterno dell'edificio..un trono, non scherzo!). La cosa che più mi ha colpito invece è stato vedere la foto di Todreas sul muro, con una scritta che la miopia e l'oggettiva piccolezza dei caratteri non mi permettevano di leggere. Finita la riunione, mentre cercavo di mettere ordine al malloppo di roba che mi hanno dato, sono andato a curiosare. Era una targa in quanto capo del dipartimento. Vabbè. Poi in realtà scorro gli altri nomi. E la vista mi cade su questo signore austero, Norman Rasmussen, autore del celeberrimo Rapporto Rasmussen, pietra miliare della scienza nucleare civile. E allora ho realizzato dov'ero, chi ha messo piede in questi luoghi e chi è stato uno dei successori di tale personaggio. Il Professore dall'aria simpatica che mi stava dicendo in quel momento, "Fransiesco, see you in a moment", visto che la lezione sarebbe cominciata entro una decina di minuti. Il tempo di riprendermi dalla folgorazione e prendermi un caffè per dimenticare (cosa poi?).

A parte il resto nessuna novità, ho scambiato due parole a fine lezione con un altro italiano del dipartimento (il quarto, mò dovrebbero essere finiti), mi ha fatto piacere, spero almeno di poterlo salutare adesso...

La cosa che più mi fa rosicare è che durante il giorno mi vengono in mente mille cose da scrivere sul blog ma molte, troppe, me le dimentico. Mannaggia.

Finisco con un brano che già volevo scrivere ieri, prima di rendermi conto che il computer era spento e io già dentro al letto. E' una citazione del libro che sto leggendo. In realtà anche lì è una citazione del libro originale, una citazione di una citazione insomma. Una citazione al quadrato quindi. Ok, la faccio finita, scusate.

"...Ora, se l'elemento osservato è la stessa esattezza, lo si isola e lo si lascia sviluppare, lo si considera un'abitudine del pensiero e un atteggiamento di vita e si fa in modo che la sua forza esemplare influisca su tutto ciò che tocca, così si arriva a un uomo in cui si forma una paradossale combinazione di esattezza e di indeterminatezza. Egli possiede quella incorruttibile, voluta freddezza che rappresenta il temperamento che coincide con la precisione; ma all'infuori di tale qualità tutto il resto è indefinito."

giovedì 24 febbraio 2011

SOCIALITA'

Oggi il tema del giorno è la socialità.

E' la socialità non solo e non tanto perchè passo metà delle mie giornate su skype (ognuno di voi meriterebbe più tempo, ma qui bisogna pure lavorare a tempo perso :P) ma per quello che ho sentito oggi. Sono appena tornato a casa che sono stato a cena da Giancarlo. Sì, di nuovo. Mi ha invitato oggi, ha detto che avrebbe fatto una torta salata. Ha fatto una torta rustica salsiccia, spinaci, fughi e mozzarella che non era buona, era fenomenale. Altro che i miei pescetti surgelati al forno :) In più ha fatto del riso al limone e brie di una delicatezza incredibile. Tutto buonissimo. Io mi sento di non fare abbastanza per lui. Alla fine cosa ho fatto, gli sono andato a riprendere la bicicletta ieri, ho portato un paio di bottiglie di vino l'altra volta (la seconda l'abbiamo bevuta stasera), ho offerto a lui e alla sua amica greca un cookie stamattina... Mi sembrano cose così piccole, soprattutto quando lui mi invita a cena e mi fa queste cose così buone. Per la cronaca a cena eravamo gli stessi dell'altra sera. In realtà poi è arrivato un ragazzo e qui entriamo nel tema del giorno: la socialità.

Sono tornato a casa oggi e sono subito uscito per fare la spesa. Sulla strada ho incontrato Wei Chun he parlottava con un suo amico, l'ho salutato con piacere. All'ingresso del supermercato ho incontrato proprio Giancarlo e Maria la sua amica, li ho salutati scherzando (tra l'altro Giancarlo mi ha fatto notare che la pasta Barilla era in offerta per i possessori della carta: scorta!!!!!). Il ragazzo che è entrato in stanza di Giancarlo era quello seduto a me il giorno dell'orientation per prendere la famosa MIT Card. L'ho salutato. Tornando a casa ho incrociato il ragazzo italiano dell'appartamento di fronte al mio, l'ho salutato. Si cominciano a vedere i primi segni di socialità. Nono tanti per cantare vittoria, ma abbastanza per iniziare a sorridere, credo.

Per la cronaca oggi è arrivato il terzo compagno di appartamento. Sia chiama Hang qualcosa, per brevità chiamami Hang e basta, e viene da Singapore. Wei Chun s'era sbagliato, chissà se era una calla quella del trattino, anche se te pare... chissà.
Sempre per la cronaca sempre da Giancarlo (casa loro è tipo il porto che entrano e escono tutti a piacere) è entrata pure la compagna di appartamento di Maria. Molto carina, francese, Marie-Fleur o qualcosa del genere. Ma questo è solo per la cronaca, oggi mi è bastata l'ora su skype =P

PS Per la cronaca oggi Maria mi ha fatto i complimenti per come vesto, non so se mi prendeva in giro ma non mi è parso... pensa come sono abituati qui aahahahahah

mercoledì 23 febbraio 2011

TRE SETTIMANE

Quello che vorrei scrivere l'altra volta è esattamente quello che ho scritto martedì scorso, perciò mi limiterò a dire brevemente le novità di giornata:
1) Finalmente posso accedere ai materiali dei corsi che sto seguendo: materiale di corsi specialistici del MIT, che figata
2) Sono andato a riprendere l'altra bicicletta di Giancarlo oggi, spero che sia un bel gesto visto che lui è stato così gentile con me
3) Ho cercato di studiare, giovedì ho la riunione e chissà come andrà
4) Ho finalmente attivato il caricamento dei soldi sulla MIT Card: credo di poter mandare finalmente a quel paese le maledettissime monetine da 25 c$ per la lavatrice e usare quella, godo
5) Passo ancora più importante: ho usato il forno. Ho comprato del pesce surgelato e le teglie di alluminio e mi sono fatto questo pescetto che ce stava proprio tutto. Mò che ho rotto anche questo tabù mi si aprono le porte per fare un pò di cosette ;)

Pensavo oggi tra l'altro oltre che alla ricorrenza, al fatto di quanto mi piace il momento della giornata in cui, dopo la giornata in ufficio, poggio la roba in stanza e esco a fare la spesa. Sono quei pochi passi al supermercato, 5 minuti a piedi, nel freddo che ancora regna, a pensare a quello che mangiare la sera e, quando mi ricordo, il giorno dopo, che mi danno una grande serenità, mi fanno pensare a quello che sto facendo e vivendo. Per la cronaca da buon uomo che fa la spesa mi sono fatto la tessera del supermercato (l'avevo già detto?) che mi ha fatto risparmiare una quindicina di dollari fino ad ora e la busta di tessuto al posto della spesa. D'altronde siamo ambientalisti ma ancora di più siamo sommersi dalle buste di plastica non ancora smaltite di queste settimane.

Ultima cosa: oggi ho parlato con nonnasu skype. Come mi ha visto sullo schermo è scoppiata a piangere. Forse non ha la lucidità per dire chi sono o come mi chiamo, ma quel viso conosciuto ha risvegliato in lei qualche emozione che non è riuscita più a controllare. E questo significa che, a parte tutto, ancora è perfettamente tra noi. Ti ringrazio per questo.

martedì 22 febbraio 2011

INIZIO SOFT

Dopo un sabato e una domenica a dir poco movimentati oggi è stato un inizio soft: sveglia con calma, con tanto di nevicata a vento appena tirata giù la tenda a ricordarci che per la primavera bisognerà aspettare ancora qualche fermata (e non scrivere niente sul blog!).

Oggi negli USA era festa nazionale, il Presidents' Day. Per chi non sapesse cosa sia (me compreso) e visto che mi sono arrivate tante domande a riguardo (me compreso) per i più curiosi ecco la spiegazione:

Per il resto oggi poco studio, molto skype, la ricerca di vie di comunicazione con Vale e Fid oramai avventuratesi in terra di Cemmania, la cucina insieme al tizio con cui ora ci incontriamo sempre e inziamo a scambiare qualche parola (indiano, studia Scienza dei Materiali, è quello con la pentola a pressione). Tra l'altro oggi a grande richiesta è tornato il cinese col carrello, mi mancava :D

Ultima cosa: oramai sono nella mailing list della residenza e oggi mi è arrivata la mail sul torneo di foosball o biliardino che dir si voglia che stanno organizzando per il weekend. Se lo dice il loro presidente Why not? perchè non posso dirlo anch'io??? ;)

lunedì 21 febbraio 2011

CHE DOMENICA BESTIALE

E' proprio il caso di citarla, la canzone di Concato.

1) Sono andato a Messa e, fin qui, tutto ok.
2) Spesa e pranzo: ho cucinato il risotto dell'altra volta a cui ho aggiunto quello che mancava: petto di pollo in salsa al curry. Una botta pazzesca, di una tossicità inaudita. Però non era male :P
3) Preso dai sensi di colpa per questa botta eccessiva per il mio fegato, decido di andare a fare una passeggiata a prendere la bicicletta di Giancarlo che stava a una quindicina di minuti a piedi dalla residenza.
4) Sfidando il vento gelido che anche oggi non ci ha risparmiato (meno di ieri comunque) ho preso coraggio e fatto quello che volevo fare: andare alla ricerca di Margaret Street, la strada dove abitava la mia bisnonna. Ci sono arrivato facilmente in bici in un quarto d'ora, sfidando salite alla Pantani (in realtà falsipiani per me insostenibili) e freddo. Sulla strada mi sono trovato davanti il Garden, mitico
stadio dei Boston Celtics. Toccherà pure a lui.
5) Margaret Street è un posto strano, oserei dire fiabesco. Trasuda delle storie dei migranti che in quel posto vicino la baia hanno stabilito le proprie case. Ho sempre pensato che fosse retorica dire che un posto sconosciuto ha qualcosa di familiare. Eppure è proprio quello che ho sentito stando lì. Sapere che una parte della mia famiglia, dei miei antenati, passeggiava su quella strada, beh, è stato veramente qualcosa di forte. Ci tornerò con più calma.
6) Ho chiesto ad un vecchietto che sembrava avere un centinaio di anni se si ricordava della mia bisnonna: dice di no, peccato, sarebbe stato bello.
7) Ho fatto in bicicletta il ponte, come in 21. Prima l'avevo fatto solo a piedi. Fico.
8) Sono tornato in residenza zuppo: ho sentito Vale che domani parte e poi sono andato a fare una meritata doccia. E lì viene il bello della giornata, la ciliegina sulla torta. Finita la rilassante doccia calda vado a riaprire la porta della stanza dicendomi "chissà dove ho messo le chiavi...". Le chiavi ovviamente erano DENTRO la stanza chiusa a chiave. Sapevo che sarebbe successo. Ne ero certo, era questione di giorni. E' successo forse nel momento peggiore, come zuppo e solo con l'accappatoio addosso e soprattutto con Wei Chun (l'unico che poteva darmi una mano in qualche modo non in appartamento. Terrore. Avevo paura che potesse ritornare direttamente stanotte, visto che domani è festa qui. Allora, infreddolito dall'accappatoio bagnato, ho deciso di rientrare in doccia per stare caldo.
Allorchè la mia coscienza maschile mi ha detto: "Brutto deficiente, hai combinato la frittata e ora la paghi. Tira fuori le palle e vai al Front Desk a chiedere il doppione per entrare, che se il cinese si presenta alle due di notte voglio vedere che fai sei ore sotto la doccia, cazzone". Gli ho dato retta, con la condizione che prima avrei chiesto di andarci al primo passante, sperando di indurgli pietà nel vedermi solo con un accappatoio addosso. La sfortuna è stata che il primo passante era un tizio ariano nazista che, alla mia richiesta di aiuto, mi ha squadrato male e mi ha detto: "ehi, dammi la tua cardidentificativa" e io gli ho risposto ovviamente "(Brutto testa di cazzo) sta dentro pure quella!" (la parentesi non l'ho detta ma l'ho pensata). Il bello è che, visto che sulla porta c'è solo il nome di Wei Chun, lui leggendo mi ha detto che sarei dovuto essere cinese (non sono solo io a pensare che sono tutti cinesi!!!) e avoja a dirgli che è il mio compagno di appartamento... il nazista ariano ha deciso quindi di accompagnarmi al front desk, visto che se non c'era nessuno non sarei potuto neanche rientrare al building senza card, e vedere che succedeva. Per farlo e temprarmi ovviamente siamo passati per la via più breve che però prevede una breve uscita all'aperto. Per me con i capelli e l'accappatoio umile e in ciabatte è stato un momento indimenticabile, come camminare seminudo nei corridoi della residenza. Per fortuna c'era una tizia che sorridendo mi ha dato la chiave. Scherzo finale: rientro, mi vesto, riporto la chiave, rientro e... Wei Chun era tornato e si stava facendo la doccia. Incredibile.
8) Ancora sconvolto per l'accaduto ho deciso per una cenetta leggera. Mentre mangiavo ho intravisto l'All Star Game ma poi dovevo andare a riprendere il bucato ad asciugare (l'asciugatrice oggi mi si è mangiata un'altra volta 0.75$ stavolta non so perchè; meno male che avevo la scorta!) e sono rientrato in stanza per aggiornarvi come sto facendo :D

Vi lascio con qualche foto di Margaret Street, la bella avventura di giornata e con una foto di una veduta più "americana" di Boston.



domenica 20 febbraio 2011

IL SABATO DEL VILLAGGIO

Oggi ne sono successe tante.

1) Avevo in mente di usare la bicicletta che Giancarlo mi aveva prestato per fare un giro stamattina ma non ho potuto per due inconvenienti: primo un vento polare come non avevo mai sentito (meno male che ieri avevo invocato la primavera) e soprattutto il fatto che, come sempre mi capita quando metto piede fuori dall'Italia, si ottura il bagno quando mi serve di scaricare. Non sono stato io, colpa della carta igienica. Di sicuro non potevo provare a tirare l'acqua, conscio di tali tentativi fatti a Chicago da una persona di mia conoscenza...Certo è pure che, con il weekend davanti e la prospettiva di lunedì che è il Presidents' Day e quindi festa, stare tre giorni senza poter andare al bagno non era proprio il massimo della vita.
2) Di comune accordo con Wei Chun (il cui nome scritto così è fondamentale) siamo andati al supermercato insieme a comprare lo stura-lavandino. Quando ho provato e ha funzionato ho fatto un sorriso bellissimo.
3) Ho imparato che, nella scrittura alla occidentale, i taiwandesi scrivono i loro due nomi staccati (Wei Chun). I cinesi invece li scriverebbero attaccati (Weichun) mentre i coreani con il trattino in mezzo (Wei-Chun). Quindi pare che il prossimo compagno di appartamento debba essere coreano. Si vedrà. Per me sò tutti cinesi, gliel'ho anche detto.
4) Mi sono cucinato una bella pasta al tonno oggi. Ammetto che mi sono fregato un po' di pepe nero che era in cucin
a senza proprietario e che ha dato quel qualcosa in più. Ammetto anche che quando ho comprato il tonno mi sono fidato e non ho notato che il tonno non era sott'olio ma sott'acqua e soprattutto che la scatoletta non aveva la linguetta per aprirla e io non avevo l'apriscatole. Per fortuna con un coltellaccio e usando il principio della leva, uno dei più belli che la fisica ci ha donato, ho aperto le scatolette infami.
5) Il pomeriggio è stato fin troppo tranquillo. Giancarlo è venuto a riprendersi al bici che serviva ad una sua amica simpatica e mattacchiona cui ho prestato i guanti. E' stato bello sentirsi utile, almeno una volta.
6) Giancarlo mi ha poi invitato a cena da lui, con questa tipa e uno dei suoi coinquilini (di Giancarlo). Ha cucinato il pescespada e qualche verdura al forno, una cosa buonissima.

Io per non portare a mani vuote mi sono presentato con una bottiglia di Montepulciano e una di un vinaccia californiano che alla fine non abbiamo bevuto. I vini li ho presi verso Central Square, la prima volta che mi avventuro da quelle parti. Mentre andavo da Giancarlo il vento da dietro mi metteva la propulsione. Non mi è mai successo di essere letteralmente spinto dal vento. Una cosa impressionante.
7) La serata è andata bene, sono stato molto bene con loro. Ho imparato tra l'altro una cosa fighissima: se metti un uovo intero nel palmo della mano, chiudi la mano e stringi a più non posso l'uovo non si rompe!!! Provare per credere (io l'ho provato, una ficata assurda!!). Loro poi sono andati ad un party a Boston a cui io non potevo nè volevo andare. Sono perciò tornato in residenza a rendervi aggiornati su questo blog. Giancarlo mi ha lasciato le chiavi della bicicletta ancora, chissà che domani nono riusciamo a fare il giro.

Oggi ne sono successe tante.

PS Ieri l'avevo promesso e nonostante il vento polare vi faccio vedere la neve che si è squagliata in questi giorni:

sabato 19 febbraio 2011

PENSAVO E INVECE...

Oggi mentre studiavo in ufficio pensavo: è una giornata talmente piatta che stasera non saprò che scrivere sul blog. E invece:

1) Ho fatto l'ennesima scenata con Valentina. In realtà è una cazzata ma lo so che reagisco così. E nonostante tutto sempre uguale. Quando mi prende quella stretta allo stomaco non c'è niente da fare. Te pare che prima che deve partire devono succedere ste cose? Poi dici che ha paura delle mie reazioni. Vaffanculo.
2) Sono andato a fare la spesa un po' più tardi del solito. Il tempo di uscire, il diluvio. La tizia della cassa mi fa: sta piovendo fuori? in un inglese incomprensibile. Quando passo la postepay per pagare, non l'accetta. Prima di uscire di casa avevo provato a vedere il saldo su internet: il servizio è disponibile dalle 6:30 alle 23:30 italiane. Segni premonitori. Ovviamente l'altra carta l'avevo lasciata in ufficio (meglio della mia stanza) e allora corri sotto la pioggia (l'ho già detto che l'ombrello non l'avevo portato perchè oggi c'è sempre stato il sole?) fino all'ufficio, per fortuna vicino, e torna al supermercato con la carta nuova. Questa per fortuna va. La cassiera di prima mi fa, nel suo inglese maccheronico: "Ar you living arònde?" Alla terza volta ho capito che arònde era in realtà around here, qui intorno. Faccio un respiro e rispondo si per fortuna sorridendo. Vaffanculo.
3) Quando sono tornato in ufficio (circa le otto e un quarto) ho visto che Giancarlo era ancora a studiare. L'avevo lasciato lì verso le sei, mi ha detto che avrebbe finito gli homeworks a costo di fare nottata. Poverino. Semmai mi prenderanno dovrò valutare anche questo per decidere se rimanere qui o no... Oggi comunque Giancarlo ha fatto un gesto che mi ha colpito: mi ha prestato una (delle sue due) biciclette. Domani potrò farmi un giretto in bicicletta, una cosa fantastica! Mi ha anche invitato a cena in settimana. Mi ha fatto piacere sentire una presenza umana forte. Forse sono io che mi faccio sempre troppi problemi.

Ho anche partecipato virtualmente alla cena di compleanno di zio stasera, anche se non mi hanno dato una sedia e soprattutto non mi hanno offerto la pizza che se stavano mangiando: sarà per la prossima volta, mi auguro :)

Per il discorso sole anche oggi dopo ieri si è squagliata una quantità assurda di neve, si iniziano a vedere i prati con l'erba e la terra. Cercherò di postare le foto prima e dopo. Dai così primavera, ce la puoi fare ;)

venerdì 18 febbraio 2011

ASSICURATO

In una giornata che, a ripensarci, non presenta grandi novità rispetto alla solita giornata tipo (le mie giornate cominciano ad essere molto strutturate ora) da ricordare tre fatti in particolare:

1) Finalmente ho fatto l'assicurazione sanitaria. Era l'ultimo giro burocratico che mi rimaneva, adesso credo e spero di aver finito, almeno per ora
2) Usato per la prima volta il forno a microonde e mangiato un'insalata. Devo cercare di mangiare più verdura. Comunque grande acquisto la cuccumella.
3) Ho adesso lo schiribizzo di Piero che viene qui a studiare l'inglese. Chissà se si potrà mai fare...però...sai che spettacolo...

Per la cronaca sto scoprendo i cookies...una cosa favolosa per la mattina ;)

giovedì 17 febbraio 2011

STRIZZATE MATTUTINE

Ammetto che per un attimo, solo per un attimo, mi era passato dalla testa di scrivere sul blog.

La giornata di oggi è stata caratterizzata dalle strizzate mattutine. Prima cosa il telefonino che squilla imperturbabile alle 5 di mattino ora locale, e poi attacca Skype. Io in tutto questo ovviamente non trovavo l'auricolare e non avevo modo di placare questa sinfonia. Spero che stanotte i miei vicini di stanza non mi facciano niente di ripicca. Per dovere di cronaca erano Piero e Valentina che stavano andando per mio conto a verbalizzare l'esame di Aerodinamica Sperimentale: l'ultima verbalizzazione. Ovviamente mi ero dimenticato di fare stampare a qualcuno lo statino, figurati con che andavano a verbalizzare, con una delega e un pugno di mosche.
Non bastasse mentre parlavo su skype con mamma, mi è sovvenuta alla mente una scena che avrebbe fatto tremare chiunque: avevo lasciato la Carta Prepagata all'interno di un libro che un paio di giorni fa ho trasportato definitivamente in ufficio. Il problema non è l'ufficio, la il non aver pensato a questa cosa mentre smanettavo il libro. Se avevo perso la carta era la fine. Sono dimagrito qualche chilo quando, entrato in ufficio, ho visto una leggera apertura tra le sue pagine. Che culo, che deficiente che sono.

Per il resto meeting con Todreas e Driscoll: non dirò che è andata una merda perchè poi mi si accusa di essere tragico, dirò allora che stiamo imparando a conoscerci. La cosa più emozionante è quando Todreas si siede sulla sedia del suo ufficio alla Mago Merlino e mi fa: "Bene, spiegaci tutto". Cioè io che dovevo spiegare qualcosa a due dei professori più illustri d'America?!?!? Ma non scherziamo per favore. Anzi che non me s'è seccata la lingua.

Per finire: è arrivato finalmente dopo mille peripezie il DHL che mi hanno inviato da Roma. E' il mio regalo di compleanno da parte della mia famiglia. La cosa più emozionante è sapere che questo pacco è stato nelle loro mani qualche giorno fa e soprattutto vedere le loro scritture nel biglietto di auguri. Calligrafie notissime, ma riconoscerle e sapersi lontani mi dà la certezza che qualcuno, oltreoceano, sta effettivamente ancora là. E, mi dispiace, ma non ci sarà nessun Skype che riuscirà a dare la stessa emozione.

Del resto non parlo in assenza del mio avvocato.

mercoledì 16 febbraio 2011

DUE SETTIMANE

Oggi mentre tornavo in residenza dall'ufficio (questi due ricchi minuti a piedi che però fatti in un vento a trenta gradi sotto zero come direbbe Battiato non sono proprio banali) pensavo a quando andavo ai campi estivi. Lì due settimane volavano, è vero, però alla fine potevo dire che erano volati e che avevo fatto tante cose. Qui posso dire che mi sembra davvero di essere arrivato due ore fa e invece oggi riccorrono le due settimane. Strana cosa.
Per non annoiarvi con le solite storie su lezioni e tesi (a proposito: la lezione di Todreas di oggi secondo me era di un livello strepitoso, altrochè) vi parlerò del mio lato per così dire casareccio.

Tornato dall'ufficio dopo le suddette meditazioni come buon uomo di casa ho:
1) Fatto il bucato: stavolta è toccato a camicie, accappatoio, ovviamente mutande e magliette varie e soprattutto a lenzuola e federa.
2) Ho fatto il letto con le lenzuola e federa pulite: spero che mi diano la stessa sensazione meravigliosa (una delle mie preferite) di quando a casa me le cambia mamma. Ne dubito, ma ci accontenteremo lo stesso
3) Andato a fare la spesa. Oggi ho comprato un'altra cosa che spero si rivelerà assai utile: la cuccumella per portare i cibi.
4) Cucinato. Oggi ammetto di essere caduto su un risotto (avevo una voglia di risotto!!) liofilizzato: forse era meglio una pasta, però il risotto mi ha dato una soddisfazione di quelle clamorose. Gli mancavano forse un paio di polpettine ed era il piatto perfetto. Datemi tempo. Per la cronaca anche stavolta in cucina non c'era nessuno, tranne il mio libro; a un certo punto è arrivato il tipo di ieri, ci siamo scambiati due battute, lui stasera cucinava verdura con la pentola a pressione, certa gente è attrezzatissima!! Ovviamente comunque il risotto rimasto me lo porto domani a pranzo nella cuccumella, neanche a dirlo ;)



5) Sistemato i panni puliti. Le camicie sono in condizioni dignitose, non so dire ancora se è meglio farle asciugare su un filo da appendere in camera (ce l'ho!) o se usare le più pratiche asciugatrici.


Non so se l'uomo prova un certo piacere nel fare certe cose, simbolo per una volta di emancipazione, termine che sembra essere appannaggio dell'universo femminile. La cosa che mi faceva ridere in questa serata da uomo di casa (sapete quanto mi piace condividere certe scemenze) è stata vedermi come l'indimenticabile shii, di cui avete un'assaggio sotto. Spero solo di non diventare come l'ultimo gioco ;)


martedì 15 febbraio 2011

CHE FATICA IL LUNEDI'

In realtà manco troppo :) Oggi prima vera giornata da studente, prima in ufficio, poi a lezione, poi di nuovo in ufficio, poi in residenza, cucina e serata riposante. In cucina, nonostante sia andato alle sette (ora di punta) c'era solo un altro ragazzo che si è cucinato anche lui un bel piatto di basta: uno scambio di battute e via in stanza si nuovo. Per la cronaca ho finito il sugo di ieri (magistralmente conservato davanti alla finestra, in assenza del frigorifero) e soprattutto ho speso in tutto 5,05$ per mangiare oggi. Cominciamo a ragionare. Spero di migliorare ancora la cosa.

Ho trovato poi qualche documento che mi serviva per la tesi, qualcuno me l'ha fornito il Prof. Driscoll nel mio "box", per altri ho chiarito un po' le idee...

Per la cronaca ho anche parlato personalmente con il Prof. Golay per la cosa del grader. Storia chiusa definitivamente. Ho chiesto alla simpatica signora Clare Egan di novità per l'ammissione di settembre: niente, "couple of weeks", ripasserò fine settimana prossima.

Oggi era San Valentino. La festa degli innamorati. Sono anche io fra questi? Forse si, anche se continuo a non volerlo ammettere. Voglio però per l'appunto chiudere il post con una citazione di un libro letta da un libro particolare:

"You are a lover; borrow Cupid's wings
and soar with them above a common bound"

lunedì 14 febbraio 2011

DOMENICA E' SEMPRE DOMENICA

La domenica è il giorno del Signore e in quanto tale va celebrata. Stamattina sono andato a Messa e dopo, complice una strana e inaspettata presa a bene abbinata ad uno strano coraggio, ho deciso di compiere il passo inaudito. Comprare la pentola e cucinare nella cucina comune.

La pasta al sugo (fusilli) era semplicissimo, ok il sugo pronto non è un granchè, ma mi è sembrata veramente la cosa più buona del mondo :D Ne avevo cucinato un paio d'etti, un po' è avanzata e, nonostante me la sarei mangiata comunque, ho deciso di offrirla all'amico taiwandese della stanza accanto, sperando che serva a migliorare ancora il rapporto. Mi è sembrato felice, spero che gli sia piaciuta anche se si era un po' freddata, in compenso mi ha regalato due pesche che hanno rinfoltito il mio lotto di frutta che presentava una sola mela rimasta. Tra l'altro non erano manco male le pesche :P

La sera è stata più complessa. Avevo e ho il terrore di andare in cucina quando ci sono tante persone. Non so perchè, è un senso di inadeguatezza. Sono passato alle sette ma c'era gente. Soo ripassato alle nove e rotte ma ancora gente. Alle dieci c'era ancora qualcuno ma a quel punto non mi è rimasto che tagliare la testa al toro e entrare lo stesso... Molto imbarazzato mi sono cucinato quei buonissimi tortellini (il sugo ovviamente è lo stesso del pranzo!) sotto, ammirando nel frattempo un ragazzo arabeggiante che si è cucinato certi cosci di pollo con sedano e peperoni da leccarsi i baffi ed un altro ragazzo pseudocinese che si è presentato sciallo con un carrello modalità donna delle pulizie pieno di pentole e ingredienti. Si è cucinato una cosa strana tipo con verdurone (spinaci? Cicoria? boh) conditi da mille spezie a cui alla fine ha aggiunto un tocco di riso... i miei tortellini a confronto sono roba da dilettanti!!! Però come primo giorno mi promuovo, piano piano aumenterò il livello della mia cucina, spero.


Sì, ho anche studiato qualcosa oggi, non tantissimo ma qualcosa ho fatto. C'è stato un momento del pomeriggio in cui mi sono dovuto appisolare per un'oretta, non so se per colpa ancora del jet-lag o della solita presa a male per il solito motivo. Fatto sta che dopo svegliato stavo meglio. E' andata anche questa.

PS Dimenticavo una cosa divertentissima (almeno per me, mi accontento di poco)!!! Oggi ho dovuto comprare lo spazzolino perchè quello che mi ero portato da cosa ormai ha oggettivamente fatto il suo tempo e quello che mi ero fregato sull'aereo è poco più che usa e getta... fatto sta che al supermercato mentre cercavo questi spazzolini mi è caduto l'occhio su una etichetta strana sulla confezione: "Approvato dall'associazione dentistica americana". Sono proprio uguale a Kevin di Mamma Ho Perso L'Aereo :D:D:D

domenica 13 febbraio 2011

SABATO

Sabato veramente di un piattume incredibile...la cosa più emozionante è stato sapere dei quei due faggianoni di Piero e Valentina che hanno superato alla grande l'ultimo esame... ora siamo ufficialmente tutti e tre sullo scivolo finale...

Mi sono fatto il regalo di compleanno poi: un bel raccoglitore del MIT con tanto di cartelline per iniziare a lavorare con ordine e pulizia. E' un po' "egocentrico" direbbe qualcuno, però fatemi sentire davvero dentro questa realtà.

E poi? Un po' in ufficio, molto skype, prima riordinata di idee che stanno iniziando a prendere forma insieme ai links tra i mille nomi e problemi che mi sono stati fatti nella prima riunione operativa... qualche filmetto come al solito... e quel gusto un po' antico e (sotto certi punti di vista masochistico) di accontentarsi di quella piccola cosa per dare senso alla giornata. Non sarà tanto, ma, per adesso, basta così.

Vi faccio partecipe del mio nuovo muro accanto al letto, ne vado molto fiero! Spero solo che gli adesivi che ho utilizzato non me la facciano pagare cara quando andrò a staccarli. Per fortuna manca ancora molto, ci penseremo a tempo debito =P

sabato 12 febbraio 2011

COMPLEANNO

Ebbene si, eccoci a festeggiare il primo compleanno della mia vita lontano da casa, lontano dalla famigli, dai parenti, dagli amici... Eppure grazie alle moderne tecnologie non sembravo così lontano: sono stato praticamente tutto il giorno a rispondere agli auguri!!! Grazie perciò di cuore a tutti, soprattutto a chi leggerà questo post.

In realtà la giornata di oggi mi ha riservato tante cose belle: finalmente posso entrare in ufficio, finalmente ho la mail del MIT (cosa bella coatta mi direte...è vero, è così :P), finalmente mi sono finito di registrare in residenza e finalmente ho cominciato a parlare di tesi... senza entrare nei particolari dirò solo che quando il Prof. Driscoll parlava dei problemi, io pensavo che fosse da sceglierne uno da approfondire... e invece li devo affrontare tutti!!! però è bello, interessante, difficile forse ma stimolante e quindi per mercoledì devo buttare giù il work-plan (Mond lo chiamerebbe battle-plan :D) per come affrontare il lavoro...speriamo di non fare brutte figure, mi sento un pò imbarazzato a lavorare con professori così importanti e open-minded (scusate ma è un termine molto bello ahah)...

Per il resto sempre altri giri e rogne burocratiche da risolvere, ma conto di farcela per la prossima settimana... mi è solo dispiaciuto oggi non poter festeggiare con qualcuno: avevo comprato patatine e coca-cola e aranciata, le ho portate in ufficio ma non c'era nessuno dei miei compagni di ufficio, non c'era Giancarlo e non ho trovato neanche i ragazzi di ieri... mi sono dovuto portare in stanza tutto, è stata la mia cena. Tristezza? Un po', neanche troppa: mi siete stati tutti molto vicini oggi. Grazie :)

venerdì 11 febbraio 2011

EPIC WIN

Se ieri era stata la giornata dell'epic fail, soprattutto per quello che riguarda lavare i panni, oggi è ufficialmente la giornata dell'epic win per lo stesso motivo. Sono appena tornato dalla "lavanderia" con i panni puliti: non si sono sbrillentati, non si sono scoloriti, diciamo che profumano, sono belli asciutti e soprattutto pronti a un altro giro in carrozza!! Mi sento molto soddisfatto di me stesso, soprattutto per come è andata la scena. Devo scriverla, per vantarmi un po'. Avevo solo 5 monete da un quarto di dollaro, e servendomi in tutto 1,50$ per un ciclo completo lava-asciuga, me ne mancava una. Già studiavo come mettere le mutande gocciolanti nella stanza senza stendino e già guardavo rosicando il mio portafoglio pieno di spicci inutili quando, a un certo punto, l'epifania (non la befana, la rivelazione): perchè non andare alle macchinette della coca-cola che sono praticamente a 5 metri dalla mia stanza e provare a mettere monete inutili e vedere se al loro posto mi restituisce i famigerati quarti?? Risultato: a forza di cambiare spiccetti alle macchinette ho già tre quarti pronti per il prossimo giro. Lampo di genio-sopravvivenza.

Per il resto stamattina dopo due lunghe ore a sentirmi tutti i pipponi burocratici del mondo che ti fanno passare la voglia di studiare in America (non scherzo) ho finalmente fatto l'MIT Card, compresa di MIT ID. Finito? Macchè. Non solo non mi hanno dato il foglio con cui poter aprire la mail di qui, ma oltretutto pare che con questa carta ancora non posso entrare nel mio ufficio. Spero che domani sblocchino la cosa, sennò me toccherà capì che cavolo sta succedendo. Quindi domani: giro per la mail, giro per l'assicurazione sanitaria, giro per entrare in ufficio (speriamo di no), giro per ottenere i certificati internet che mi servono a compilare dei form online tra cui il pagamento delle tasse (ma se qua non prendo una lira!!!!) e, se tutto va bene, registrazione definitiva in residenza prima che me cacciano. In residenza devo pure chiedere come funziona il pagamento del mese, visto che io ho capito che si può fare online dal primo del mese successivo, ma mi è arrivata una lettera nel mio box personale (!!!) che non mi ha convinto per niente.

Detto tutto? Manco per niente. Oggi ho passato il pomeriggio dopo la lezione di Todreas con gli altri ragazzi del suo gruppo a festeggiare Matt che ha finito oggi il PhD: birra in quantità non indifferente, Champagne, il tutto in un pubetto interno all'università e alla presenza dello stesso Todreas, che non ha disdegnato nè le patatine offerte da Giancarlo nè tantomeno la birra. E' bello però vedere che quello che viene definito da molti "il professore di ingegneria nucleare più importante d'America" beva una birretta in compagnia dei suoi studenti, è una cosa che non conoscevo e che mi da grande serenità. L'ho detto che è un bel tipetto il Professore.

Vediamo se lo sarà anche domani quando, alla presenza anche del Prof. Driscoll, inizieremo a parlare della tesi. Oggi mi ha chiesto se preferivo occuparmi di termo-idraulica o di neutronica. "Preferirei la termo-idraulica". "Ok, un po' di neutronica ci sarà, comunque". Le cose cominciano a essere interessanti.

Due ultime cose per finire questo post particolarmente e eccezionalmente lungo (spero non troppo noioso):
1) Visto che pubblico i miei post sempre la sera americana, le date che appaiono sono tutte un giorno in più di quello che sono realmente in questo fuso orario
2) Visto che ne sentivate la mancanza, pubblico un paio di fotine che mi è capitato di scattare oggi pomeriggio dopo il pub. Niente di che, giusto un assaggio (tanto sono sempre le stesse, cambiano i momenti della giornata) =P

giovedì 10 febbraio 2011

EPIC FAIL

La giornata per molti versi è stata fin troppo tranquilla... mattinata cominciata con una tosata di barba quasi degna di questo nome (12 usa e getta a 3 lamette ognuno... per un pò me dureranno) e una mattinata a passare il tempo. In realtà l'appuntamento della giornata era con Todreas sulla questione grader, ormai diventata questione nazionale, con una citazione sul Washington Post e sul Resto del Carlino. In realtà tale colloquio si è risolto con il Professore che mi ha detto che è il suo lavoro quello di parlare con gli altri professori e che, se la cosa si poteva magari fare se Giancarlo mi avesse affiancato, da solo non è il caso per i tanti motivi che avevo già addotto io. Per cui non se ne farà niente. In compenso confermata la riunione importante di venerdì, in cui cominceremo a parlare della tesi anche con il Prof. Driscoll. Speramo bene.
In tutto questo domani è il grande giorno anche per un altro motivo: finalmente dovrei avere l'MIT Card, l'MIT ID e l'MIT Mail, con cui potrò:
1) Entrare nel mio ufficio
2) Entrare nelle strutture serie per far sport (piscine in primis)
3) Registrarmi definitivamente alla residenza
4) Smettere di rispondere alla mail che mi arrivano ogni giorno della gente che mi chiede se ho questi dati
5) Non mi ricordo

Le situazioni divertenti della giornata invece sono state
1) quando sono andato a cercare la classe che, nel film 21, usavano per esercitarsi a contare le carte (foto in basso). La reale classe è una cosa molto più nuova, che non c'entra niente. Avranno cambiato il numero di quella del film apposta, maledetti!!!!! Ma tanto ve trovo!!!
2) quando ho provato a lavare i panni nelle lavatrici che vanno a quarti di dollaro (tre monete da un quarto). Io ne avevo sette di queste monete: le prime tre le ho buttate in una lavatrice che aveva finito ma che non era stata svuotata e a cui non è importato niente della mia deficienza. Altre tre le ho buttate per apprendere che bisogna metterceli i panni, nella lavatrice, prima di mettere i soldi e scegliere la modalità. Risultato: 38 minuti di lavaggio a lavatrice vuota, 1,50$ buttati, panni ancora sporchi e una sola moneta che deve avere almeno altre 2 compagne (più altre 3 per asciugare). Però ora spero di aver capito come funzionano, le maledette.


mercoledì 9 febbraio 2011

I SETTIMANA

Mi fa un po' strano pensare che sono arrivato qui una settimana fa... in fondo tra sopravvivenza spicciola pensavo che passasse con più difficoltà...

Oggi in realtà a parte lo studio tranquillo solito, ho avuto il primo, vero, colloquio con il Prof. Todreas. Mi è venuto a parlare per dirmi che venerdì pomeriggio parleremo con il Prof. Driscoll per iniziare veramente a lavorare... Finalmente!!! Spero davvero di fare un bel lavoro... In tutto questo ovviamente ho seguito la sua bella lezione e soprattutto gli ho detto della storia del grader...si è mostrato un po' straniato dalla notizia, non vorrei dire infastidito, e mi ha detto domani di andare a parlarci...per cui appuntamento domani al ricevimento, ore dodici...

Per il resto, ho comprato la varechina... obiettivo bagno pulito più vicino. Piano piano ja'a famo.

martedì 8 febbraio 2011

VII

Continua il diario giornaliero. Sono appena tornato dalla festa del dipartimento per gli ammessi al PhD...è stato divertente, almeno quando vedrò qualche faccia saprò chi salutare :P tra l'altro anche qui americanata assurda, con i ragazzi che a un certo punto sono andati al dipartimento a parlare con i loro advisors per sapere se avevano superato quest'esame e in caso affermativo tornavano al pub per ubriacarsi e noi pronti in fila a battergli il cinque...che scene. Però pensare che prima ti ammettono come Graduate Student, poi fanno quest'esame che se non superi non puoi continuare con il PhD mi sembra molto seria come cosa...se non fosse per il fatto che il numero di candidati ammessi non è fisso ma dipende dalle disponibilità economiche al momento della scelta. Il che significa che bisogna avere anche culo. Ma questo, in effetti, già lo sapevamo. Continuo a stupirmi della quantità di cinesi che si stanno. Stamattina ho parlato un po' più a lungo con il mio compagno di appartamento, prima di sapere che la terza stanza ora vuota sarà riempita da un altro cinese ancora(!!!!!). Ho conosciuto il mio secondo compagno di ufficio. E' un americano dai tratti cinesi, ma la cosa bella è che si chiamo Bo ed è molto socievole e carino con me. In tutto questo oggi il Professor Golay mi ha chiesto se voglio fare il grader, cioè il tizio che corregge gli homeworks degli studenti. Mi piacerebbe moltissimo, oltretutto questo professore è uno di quelli che valuterà la mia candidatura, però non credo che ce la farò. Sono l'ultimo arrivato, non sono pronto, forse ci sono dei problemi per prendere i soldi, rubo tempo alla tesi. Non lo so, domani provo a parlare con Todreas. Uff, è stata una giornata intensa in effetti. Speriamo di continuare così.

lunedì 7 febbraio 2011

VI

Giornata strana oggi, doveva essere la giornata di Harvard e invece è stata la giornata in cui:

1) sono andato a Messa. Un sacco di gente, non me l'aspettavo!!! E poi un bel coro, con tanto di tastierista anche molto brava però secondo troppo timida (già le sento le critiche quando suono io in chiesa!!!)
2) Fatto la barba e capito che le lamette di Zia Nadia non sono per niente adatte. Mi dovrò comprare qualcosa, che sennò la prossima volta mi porto via tutta la pelle :P
3) Studiato, studiato, studiato. Per la prima volta ho cercato di dare una mano a quei poveri compagni di gruppo che se stanno sobbarcando le tesin
e anche a nome mio. Non sono stato loro molto utile in questo esame. Spero che mi perdoneranno.
4) Visto il SuperBowl. Cosa tipicamente americana, con due tranci di pizza gratis davanti e una PseudoCola di una tossicità inaudita, ho visto il trionfo dello show televisivo, con una partita ingurgitata dagli spot e dallo spettacolo dei Black
Eyed Peas. Per la cronaca ha vinto Green Bay contro Pittsburgh 31-25. Sport appassionante comunque, il football, non l'avrei detto
5) Parlato con un canadese e un tipo di colore non mi ricordo di che nazionalità che alla seconda domanda che mi ha fatto dopo che gli ho detto che ero italiano mi ha chiesto: "What do you think of Berlusconi". Italians all'estero.




domenica 6 febbraio 2011

V -

Il meno è tanto per distinguarlo dal + dell'altra volta... Bene, oggi sono riuscito addirittura a studiare qualcosa, ma in realtà stamattina (dalle foto pubblicate) ho fatto un giretto per Downtown Boston.

Boston è una città strana, mi è sembrata davvero poco americana, con larghi tratti a casette basse di mattoni rossi: vabbè che siamo nel New England, ma addirittura sembrar di essere in Inghilterra!!! Poi certo, spuntano sti grattacieli come funghi, è bello perchè sono lì a farti da bussola, è difficile perdersi. E poi il grande "Public Garden", in cui ci dovrebbe essere un lago che però si è completamente confuso con la neve generale...

Che dire, prendiamo confidenza con il Nuovo Mondo che ci circonda. Speriamo anche di farci amicizia, prima o poi.

sabato 5 febbraio 2011

V

Continua la pubblicazione di qualche fotina interessante... per il resto ci vediamo stasera!






IV

Oggi in realtà è stata una giornata fin troppo ferma.

1) Ho comprato finalmente il cuscino e le stampelle!!!
[2) Sono andato al bagno]
3) Sistemato la stanza, disfatto le valigie e ordinato tutto
4) Studiato un po' (poco) allo Student Center
5) Visto qualche film

In realtà un pò mi sono rattristato, non avere nessuno con cui cazzarare si sta facendo sentire, vedendo un film in cui facevano vedere Montecarlo mi sono sentito dall'altra parte dell'oceano ed è strano...mi chiedo un po' dove sono e cosa sto facendo.

Mettiamo almeno un paio di foto fatte oggi.




venerdì 4 febbraio 2011

III +

Non è la generazione di reattori bensì qualche foto veloce che ho scattato oggi:






III

Continuiamo il diario breve:

Oggi ho:

1) Scoperto dov'è il supermercato qui vicino
2) Portato il quiz alla signora Cohen
3) Superato il quiz!
4) Scoperto lo Students Center, posto clamoroso dove passare tempo insieme alla gente, nonchè conoscere e socializzare mangiando qualcosa o sedendosi sui divanetti dei saloncini
5) Scoperto che in detto Students Center c'è il negozio ufficiale del MIT in cui spenderei miliardi e in cui soprattutto vendono cuscini e piumoni: ottimo!!!!
6) Seguito un'interessantissima lezione sull'annular flow del Prof. Todreas
7) Scoperto che detto negozio di prima chiude prima delle sei: cazzo, piumone e cuscini li comprerò domani
8) Fatto spesa al supermercato: scena da Mamma Ho Perso L'Aereo, in cui Kevin voleva comprare di tutto
9) Cenato da solo dentro la mia stanza: prima o poi dovrò anche provare a cucinare di sopra!!!

giovedì 3 febbraio 2011

SECONDO GIORNO

Mi piacerebbe continuare a scrivere su questo blog quelle che sono le sensazioni di questa esperienza... Oggi ho/sono:

1) Fatto il mezzo check-in alla residenza (non ancora quello definitivo perchè mi mancano delle informazioni, vedi punto 2)
2) Preso appuntamento all'International Students Office per Giovedì 10 febbraio per poter essere registrato come studente e avere la famigerata carta, l'ID Number e (chissà) la mail
3) Andato a riconsegnare il quiz sulla sicurezza al Dipartimento ma non ho trovato la famosa signora Cohen
4) Seguito come listener una lezione sulla Probabilistic Risk Analysis che, almeno per ora, non mi ha detto nulla di nuovo; spero di poterla continuare a seguire
5) Seguito una lezione su un codice di termoidraulica
6) Conosciuto il Prof. Todreas: è un personaggio particolare, sempre con il sorriso sulla faccia, che ama i suoi studenti e ama il suo lavoro. Tutto questo è molto bello
7) Fatto colazione con gli orochok, saltato pranzo e cenato con un bel risotto a casa di Giancarlo
8) Visto il mio ufficio (si, ho un ufficio insieme a altri due ragazzi!!!!)
9) Notato che la mia residenza ma soprattutto il mio ufficio, sono vicini a un reattorino da 5 MWth funzionante.
10) Capito che la via più breve per casa di Giancarlo è quella che passa per scavalcare un treno merci fermo sui binari in mezzo alla neve.

Mi mancano da fare ancora un sacco di cose, tipo comprare qualcosa per vivere dignitosamente dentro la stanza (vedi cose per pulire, stampelle per i panni nell'armadio, cibo per cucinare qualcosa da solo e così via). Però d'altronde siamo appena all'inizio. Il fatto è che tutto mi sembra così grande che sono spaesato. Passerà.

mercoledì 2 febbraio 2011

ECCOCI QUA

Diciamo che questa giornata è stata lunga come poche altre nella mia vita...mi sono passate per gli occhi tante cose ed ora eccomi qui a Boston.

Oggi ho imparato che:

1. Partire è davvero come morire. Io sono morto dentro oggi. Ma la speranza della Risurrezione mi ha davvero aiutato nel credere che tutto andrà per il meglio.
2. Il bagaglio qualche volta arriva a destinazione, per fortuna.
3. Quelle che vedevo dall'aereo in atterraggio non erano nuvole macchiate di pioggia, bensì le terre con le case. Però, giuro, erano bianche uguali.
4. Sono momentaneamente abusivo nella mia camera, visto che causa neve a volte al front desk non c'è nessuno e evidentemente non puoi fare il check in.
5. Nessuna coed come qualcuno sperava (a me sinceramente no).
6. Le cose che avevo comprato non erano cuscini e piumone, ma federe e copertina leggerina. Meno male che c'è il condizionatore, alla faccia del risparmio energetico.

E a voi tutti in anteprima mondiale...la mia stanza!!!!!