"E' proprio dei giovani come voi essere affascinati da stregoni e sortilegi, e pensare che a essi sia riservato il privilegio di donare la fortuna e cambiare la vita.Ma esistono altre persone che compiono miracoli e prodigi, nascoste negli angoli della città e della storia.
Se vedi uno stregone con un copricapo di piume di orokoko che cammina sopra i tetti, fa volare le edicole e fa cadere polvere d'oro sui passanti, può darsi che la tua vita stia per cambiare, ma molto più probabilmente stai vedendo un video musicale.
Se vedi una persona che non si rassegna alle cerimonie dei tempi, che prezioso e invisibile aiuta gli altri anche se questo non verrà raccontato in pubbliche manifestazioni, che non percorre i campi di battaglia sul bianco cavallo dell'indignazione, ma con pietà e vergogna cammina tra i feriti, ecco uno stregone....."
(Stefano Benni, "La compagnia dei celestini")

giovedì 30 giugno 2011

-1

Quando oggi mi sono reso conto che manca solo una settimana al ritorno a casa mi ha fatto una stranissima impressione. Come sempre, finchè si guarda il traguardo non si vede l'ora che arrivi. Poi però, una volta arrivati, ci si sente strani. Ho cominciato perciò quel tremendo trip mentale di guardare le cose come se fosse l'ultima volta che le guardo - l'ufficio, la stanza, la città intorno a me - che credo mi porterò avanti fino a mercoledì prossimo.
Detto questo poco altro: ho finito di scrivere e quasi di impaginare la tesi, spero che domani mi correggano solo piccole cose da aggiustare facilmente. Poi dovrò solo aspettare Tyrell che torna dalla conferenza - ci ho parlato oggi per chiarirgli quello che mi servirebbe riuscisse a chiedere.
Cena sempre con gli harvardiani. Chiara era un po' giù di morale stasera, gli altri un po' al solito. Siamo andati in un posto carino sempre zona Harvard neanche troppo costoso, dove mentre stavamo pagando è scattato l'allarme antincendio e ci hanno fatto evacuare. Nonostante la tentazione di fare "er vento", siamo rimasti li fino a quando il cameriere (scocciato fracico) ci è venuto a fare i conti e a prendere i soldi. Certo, la cena gratis sarebbe stata una chicca, ma ci accontentiamo.
Domani riunione con Todreas e Driscoll. Ultima? Forse no, mi aspetto di rivederli se non altro per salutarli. Nel qual caso, mi dovrò preparare, per la prima volta da quando li conosco, il discorso da fare.

mercoledì 29 giugno 2011

REACTOR BABY

La giornata è stata segnata da quella sensazione di risultare di troppo all'unica persona a cui non si vorrebbe risultare di troppo. Mi ha accompagnato tutto il giorno.
Sono andato in ufficio presto (relativamente) a finire di scrivere quelle poche cose che mi mancano (domani finisco, anche perchè giovedì ho riunione) e a cominciare a fare un po' di ordine tra i chili di fogli che ho accumulato in questi mesi. Se non fossi una persona che si lega anche agli oggetti più inutili butterei tutto e via. E invece mesà che tornerò a Roma con qualche chilo di fogli in più, sperando che alla check in non rompano.
Il pomeriggio ha visto una partita a basket con quelli del dipartimento. La buona notizia è che ho fatto addirittura due canestri (!!!) di cui uno incredibilmente da tre punti...quando si dice la fortuna :) Le brutte notizie invece sono che la gente ancora quasi manco mi saluta, tranne un paio forse: anche Alex, il ragazzo con cui avevo corretto il capitolo 11 del libro di Todreas nonostante quell'esperienza in comune non mi dice manco ciao. Boh, io non so la gente come sta qui sinceramente, a volte me lo chiedo. L'altra notizia, in realtà nè bella bè brutta, è che ho parlato con Stefano del prossimo anno. Mi aveva detto Giancarlo che lui era sempre stato un fautore del fatto che io dovessi a tutti i costi rimanere qui. Invece al mio discorso mi è sembrato comprensivo. Ora la domanda è: è Giancarlo che esagerava per portarselo dalla sua parte oppure è lui che un po' facendo buon viso a cattivo gioco mi ha dato ragione su alcuni cose, della serie proprio Dije de sì? La domanda non mi lascia indifferente.
La sera siamo andati con i soliti harvardiani a cena: dovevamo andare dal greco vicino Harvard Square, ci siamo ritrovati a Boston in un posto carino che avevo sempre visto da fuori a Newsbury Street. Loro sono molto carini, anche se stanno consolidando giustamente le loro amicizie e io da questo rimango un po' fuori. Tornando a casa sono passato davanti al reattore. Quello, insieme ai pensieri di cui sopra, hanno un po' scatenato la mia anima NERD. Alla fine, meno male che mi piace quello che studio. Almeno questa è una soddisfazione.

martedì 28 giugno 2011

SERATE HARVARDIANE

Dopo una giornata passata senza grosse pretese, chiuso in camera a sonnecchiare e perdere tempo, nel pomeriggio la giornata si è un po' movimentata. Primo perchè non so dove ho trovato la voglia (forse il fatto che ho riunione giovedì un minimo di prescia me la mette...) per finire di scrivere l'ultimo capitolo della tesi, quello su cui ho lavorato in queste ultime settimane. Ora manca da rifinire qualcosa, qualche dettaglio, aspettare (se mai arriverà) qualche informazione dall'esterno ma il grosso si può davvero dire che è fatto. E questo mi dà grande soddisfazione.
La sera sono uscito ancora col gruppo harvardiano. Si sta bene con loro, sono persone molto solari. Forse perchè per la maggior parte sono europee e mediterranee in particolare. Siamo andati a prendere un pezzo di pizza da Pinocchio's, pizzeria al taglio sulla falsa riga delle nostre, con poster dell'antica Roma, la cartina politica dell'Italia, due poster con le formazioni di calcio campioni del mondo nell'82 e nel 2006 e con pizzettari palesemente nordafricani. Forse il proprietario sarà italiano, chi lo sa. Siamo poi andati a casa di un tizio a buffo che aveva invitato un po' di gente ugualmente a buffo, e siamo stati un po' li, a conoscere un soggetto abbastanza ubriaco americano che studia proprio a Harvard, un russo provolone, un indiano, un francese di Aix-en- Provence (dove dovrei andare eventualmente a vivere in Francia) e qualche altro tizio vario tra cui un belga e un mezzo-italiano cittadino del mondo. Alla fine, vivere un po' anche la vita di Harvard è un'esperienza anche questa. Finchè si sta bene, meglio così ;)
Il rientro ovviamente a piedi anche stasera, ma con la vescica vuota è tutt'altra storia! :D

lunedì 27 giugno 2011

SUMMER SCHOOL STUDENTS

In una giornata che doveva prevedere la Messa per il Corpus Domini e una passeggiata pomeridiana con Chiara e chi con lei, si è rivelata di tutt'altro indirizzo. La Messa è colpevolmente saltata (ma Mi perdonerà per questo) per motivi vari. Il pranzo veloce, un pomeriggio passato tra genitori, golf (stavolta il putt d'oro non ha fatto il suo dovere ma proprio mentre stavo vincendo hanno deciso di squalificarmi...golfopoli!!!!) ed altri aiuti, per quanto mi è possibile, sembravano far scivolare la giornata verso il solito mortorio. Chiara non si faceva sentire. E invece eccola poi che mi manda un messaggio dicendo che la sera andavano con un po' di gente che aveva conosciuto ad Harvard a mangiare dal messicano e se volevo andare. Siamo andati, dopo aver aspettato mille ore gente che aveva riunioni di dormitorio varie (per spiegar loro, tra le altre cose, che se vogliono fare un party in stanza con più di 10 persone devono chiedere l'autorizzazione..ahahah, bella battuta!!), a questo ristorante. Eravamo: io, Chiara, due americane, tre greche, uno svizzero e una scozzese. Peggio de na barzelletta. Dopo la cena si è aggiunto un altro americano, un'altra greca, e siamo andati nella stanza dello svizzero a chiacchierare un po'. Fatto sta che è stata una piacevole serata, come ce ne sarebbero dovute essere molte altre. Ma tant'è.
Sulla via del ritorno, dopo aver scoperto che la metro era chiusa, che non volevo prendere il taxi e che la prima direzione di Mass Ave che avevo preso era quella sbagliata, ho imparato una cosa fondamentale. Camminare a lungo con la vescica gonfia è davvero molto brutto.
Sula via dell'andata, sempre a piedi per le meravigliose stradine interne di Cambridge, ho visto questo. Mi ha fatto veramente troppo ammazzà da ride.
In entrambi i casi la mappa che dico io mi ha sempre accompagnato. Come al solito, come sempre.

domenica 26 giugno 2011

HARVARD LIFE

Quando Chiara mi disse che sarebbe venuta ad Harvard a fine giugno era probabilmente marzo e io vedevo quel periodo come così lontano che chissà quando sarebbe arrivato. E invece oggi è arrivata, la sono andata a prendere all'aeroporto e siamo andati insieme alla sua residenza. Inutile dire che è un posto a dir poco clamoroso, anche se la stanza è un po' vecchiotta (meglio la mia alla fine!). Però lo location oggettivamente spigne. Detto questo niente di particolare: mattinata passata tra un sonnecchio e gente varia, pomeriggio così, sera solita (Chiara non ben capito che riunione aveva stasera...). Domani vediamo, io intanto la mattina me ne andrò a messa, poi ne riparliamo.


sabato 25 giugno 2011

GOOD BYE BO

Ci sono delle persone che significano tanto in relazione ad una esperienza speciale della vita. Bo è stato una di queste. Ha rappresentato tanto per me in questi mesi, dal momento che mi disse con coraggio in faccia che dovevo smetterla di stare solo sul mio computer, che potevo anche parlare, fare una battuta, che non disturbavo e che anzi era una cosa bella. Da quel momento mi sono aperto con lui, ho parlato di politica, di questioni internazionali, della Libia e della Cina, degli Stati Uniti e dell'Italia, di Bin Laden e di Berlusconi. Abbiamo parlato di religione, di ragazze, di futuro, il mio e il suo. Abbiamo cazzarato insieme con Rebecca Black, abbiamo parlato di macchine e di quanto gli piace risparmiare soldi quando scopre che il concessionario ha speciali sconti per i neo-dottorati. Siamo andati a pranzo insieme, a cena insieme. Mi ha sempre dato tanti consigli, tanti suggerimenti. E domani che parte ufficialmente per Chicago un po' ho la lacrimuccia. Ce l'avevo anche quando oggi l'ho salutato. Mi mancherà il signor Bo. Gli auguro davvero tutta la fortuna del mondo, da quell'appartamento al 36° dove andrà a vivere. Se la merita.

PS: passa in secondo piano della lunga riunione di oggi (quasi 2 ore) con Todreas e Driscoll, che sembra abbiano apprezzato quello che ho fatto negli ultimi giorni. Todreas ha detto a Driscoll che purtroppo vado in Francia, io ho ribadito che ancora non ho i documenti ufficiali che Todreas mi ha detto che se si dovesse sbloccare qualcosa (anche se non crede) mi farà sapere comunque, non si sa mai. Se è un atto di stima, mi fa comunque molto piacere, qualsiasi sarà la fine di questa storia.
PS2: è quando si vacilla che gli amici più grandi riescono a trovare esattamente tutte le parole giuste per schiarirti le idee nella maniera giusta. E' un grande dono questo, di cui posso solo ritenermi molto fortunato di averlo provato sulla mia pelle in più di un'occasione. Grazie.

venerdì 24 giugno 2011

STASI

Senza chiaramente riferirsi al più famoso Alberto, anche oggi è stata una giornata piatta. Piatta nel senso che domani ho la famosa riunione (la terz'ultima? la penultima? chissà) per presentare sta robaccia sui materiali. E' stata una bella faticaccia soprattutto perchè ci capisco poco e avevo montagne di roba assurda da cui trarne fuori qualche concetto sensato. Spero di esserci riuscito, domani vedremo.
Per il resto niente di niente, tranne un momento di grande tristezza in serata vinto solo con i cioccolatini che, quasi in maniera profetica, mi ero comprato al supermercato. In effetti ormai basta poco per farmi abbacchiare. Sarà la pioggia e il freddo (io mi chiedo se a fine giugno si può sentire fresco con addosso una maglietta e un maglioncino di cotone mannaggia alla miseria...), sarà che a volte serve una frasetta mesà lì di cui non capiamo il senso ma chi la scrive si, un dubbio insommaH, un minimo dubbio a farmi rotolare in basso. Meno male che stasera c'era il cioccolato. Speriamo che la prossima volta ci sia almeno il sole a consolarci.
PS Ammetto che aver visto per la prima volta l'Allenatore nel pallone faceva parte della strategia anti-tristezza

giovedì 23 giugno 2011

-2

Ultimi fuochi prima di tornare a Roma. Oggi ho cercato di mettere ordine alla idea sulle cose che devo portare alla riunione di venerdì, l'ultima, credo, di cui si parlerà seriamente di contenuti. Anche perchè credo che dopo venerdì avremo al massimo altre due riunioni, di cui l'ultima sarà più che altro di di saluto. E allora eccoci qui a perdere tempo sui materiali, sui limiti per le guaine e per i materiali strutturali e su tutte gli altri dettagli. La famosa risposta da russi ancora non è arrivata, in compenso è arrivata quella dal Dr. Zinkle, esperto di materiali del laboratorio di Oak Ridge a cui ci siamo rivolti come ultimi spiaggia. Ci ha mandato del materiale molto molto interessante su cui sarà possibile fare tutta una serie di discorsi. Tra l'altro la cosa bella è che come al solito escono fuori queste storie gustose, sul fatto che (ne parlavo ieri) sul libro che avevo trovato in biblioteca c'era solo l'abstract del suo articolo: dice che ha rosicato troppo perchè pare che se lo siano perso in fase di stampa per colpa del fatto che il capo di tutto se ne è andato e quindi non l'hanno più trovato e lui c'è rimasto malissimo! Io dico come famo a trovarle tutte noi ste storielle, tra l'altro l'articolo non si sa se è stato pubblicato in formato elettronico da qualche parte (neanche lui aveva il definitivo) e quindi ci ha mandato l'ultima bozza corretta... Che tajo.
Altre grosse notizie non ce ne sono, ha piovuto tutto il giorno e in certi frangenti mi sembrava di stare sott'acqua, ma dettagli. Aspetto notizie dai soliti fronti, chissà che sta succedendo...
Ultima parola su Chao, il cinese di cui parlavamo ieri. Mi ero dimenticato di raccontarvi la sua di storiella, quando mi ha detto tutto orgoglioso che la prossima settimana lo viene a trovare...la moglie. Io pensavo che avesse sbagliato termine con fidanzata/compagna/ragazza o che so io, poi mi dice tutto orgoglioso, "mi sono sposato a 23 anni!". Io tutto allibito gli chiedo da quanto tempo si frequentavano e lui, pensandoci un attimo, dice quasi.... (tre? quattro? cinque anni?) un anno!!! Cioè questi se so sposati a 23 anni quando se conoscevano da meno di un anno? Io dico che il mondo è pieno di storie, bisogna solo andarle a cercare. E poi riderci allegramente sopra. E soprattutto non trasportarle sulla propria persona, che altrimenti la presa a male potrebbe aumentare, e già ne abbiamo a sufficienza.
PS Il titolo di oggi non c'è bisogno che ve lo spieghi ormai
PS2: oggi era il compleanno de Filips: auguri da tutti!!!!!!!

mercoledì 22 giugno 2011

PARTITONA

Stamattina mi sono svegliato stranamente presto. La novità, che in realtà avevo già letto ieri notte tardi, dopo che già avevo pubblicato il post precedente, viene dalla Francia. La commissione per l'assegnazione delle tesi ha accettato il mio file e quindi ora arriveranno davvero i i documenti ufficiali. Vedremo quando. Però le approvazione formali ora ci sono tutte.
Il resto della mattinata l'ho passata appresso a cose varie: studicchiare, stare appresso a Todreas che come sempre mi ha dato cinquemila spunti da approfondire (meno male che pensavo di avere poco da fare prima della riunione di venerdì, qui le cose si moltiplicano!) e Driscoll che non si è fatto vivo e quindi ci andrò domani a buffo e basta.
Uscito all'ora di pranzo, sono andato in una biblioteca dalla parte opposta del campus, all'interno della prestigiosa Sloan School of Management. In realtà cercavo un articolo sui materiali, però vabbè. Ovviamente anche in questa biblioteca, buca. Buca perchè il libro c'era, ma l'articolo che mi serviva no. O meglio, c'era solo l'abstract, perchè al tempo della stampa non era ancora pronto. Poi dici le rosicate. Io dove lo trovo mò? Domanda che rimarrà irrisposta, non per colpa mia. Ho pranzato alle tre con il polletto piccante dal cinese de Filo, per poi recarmi da bravo ragazzo a studiare in ufficio. Sul corridoio dell'ufficio incontro Chao (simpatico cinese che studia in Francia e mi ha data anche qualche parere sul dottorato di cui sopra) e mi dice: "giochi a basket, perchè noi tra tre quarti d'ora ci vediamo al campo con gli altri del dipartimento". La domanda da un milione di dollari ovviamente era se rispondere no guarda, devo studiare, oppure mandare a fanculo lo studio visto che ormai manca così poco e andare a giocare. Chiaramente la decisione è stata semplicissima. Non sono un fenomeno a basket, anzi, so un bel pippone. Però mi sono proprio divertito, c'era pure Stefano e altra gente varia. Ho scoperto che giocano tipo ogni martedì. Vedi a saperle prima le cose. Vabbè. Tornato in stanza distrutto, mi sono addormentato. Di conseguenza, cena saltata (solo un pacchetto di patatine comprato fuori alle macchinette) e notte probabilmente quasi in bianco. Ma non è un problema eccessivo. Stanotte, me l'ero promesso come ogni anno che si rispetti, avevo un appuntamento fisso: seguire il toto-tema. Lo sto ancora facendo, e alle 7:40 ore italiane ancora non si sa veramente niente. Sti maledetti del Ministero si stanno imparando.

martedì 21 giugno 2011

TORO SEDUTO

Mi sembra veramente il titolo perfetto della giornata di oggi. Toro per evidenti motivi di stazza, seduto perchè ho passato tutta la giornata seduto sulla sedia in stanza. Dalla mattina alla sera. La sveglia calma , tanto rincoglionimento e un pranzo veramente frugale.
Il pomeriggio ho addirittura studiato un po', domani voglio andare da Driscoll per avere anche il suo benestare su quest'ultima parte famosa. Gloria della giornata: la vittoria a golf contro Fil con i putt d'oro. Un fenomeno :P
In realtà oggi pomeriggio è stata un po' triste. Vedere 3 camion di pompieri intervenire per un finto incendio in un palazzone sulla via del supermercato non è servito a ridarmi il sorriso. La Nutella si, ammetto. A volte mi sento un po' abbacchiato quando vedo certe cose. Non me le spiego, o meglio, preferisco non spiegarmele, altrimenti sarebbe tutto molto peggio. Perciò va bene così. O meglio, lasciamo che vada bene così. In attesa che qualcosa si smuova.

lunedì 20 giugno 2011

DOMENICA RELAX

Oggi finalmente, dopo tre settimane di colpevole assenza, sono tornato a Messa. Non c'era il prete solito, c'era tipo un sostituto, però va bene lo stesso.
Un quarto d'ora di studio, un pranzo in ritardo dopo essere andato a fare la spesa accompagnando una donnona extra-large e relativo figlio (??? boh) o non so io chi al supermercato. Mi ha detto che dal mio inglese sentiva l'accento, nonostante mi impegni per parlarlo al meglio quello non lo cancellerò mai. Mi sono tagliato pure che quando siamo entrati lei era sconvolta perchè l'ho fatta passare dall'ingresso dietro, che passa per un parcheggio interno di macchine. "Da dove vengo io le cose sono molto diverse, non si entra da un parcheggio al supermercato!". Me sò tajato troppo. A cena ho incontrato al volo Atulya, il ragazzetto indiano. Domani parte per 14 giorni alle Hawaii!! In realtà ci va per lavoro, passeranno in team una decina di giorni su una barca per fare non so che test di comunicazioni. Però solo sentire Hawaii ti dà un bel brivido :) Sono quattordici ore di aereo da qui (!!!), spero che passi un bel periodo là.
Per il resto niente, pomeriggio passato perlopiù su skype e riposino pomeridiano sciallo. Domani prometto che torno a studiare. Ho bene in mente quello che devo fare, almeno datemi questa attenuante ;)
Solo per la cronaca: il papà di Bo sembra che stia meglio. Gli stiamo tutti vicino.

domenica 19 giugno 2011

IL SOLITO

La giornata di oggi è stata una semplicissima giornata normale. Normale nel senso che mi sono svegliato con calma, ho mangiato un burrito a pranzo, mi sono preso quasi la seconda inzuppata storica dell'anno perchè quando esci col sole e nel giro di dieci minuti inizia a piovere non è detto che uno si porti dietro l'ombrello, non avendo doti di preveggenza, e poi ufficio, studio (poco), cazzeggio (molto), cena veloce, film. Ecco, tutto qui. Una normalissima giornata. Probabilmente la prossima settimana sarà più movimentata.

sabato 18 giugno 2011

ANDATA

La buona notizia di giornata è che la riunione con Todreas è andata. Ha detto che l'impostazione che ho dato al discorso va bene e che vuole solo qualche piccolo dettaglio in più su un paio di cose. Non dovrebbe essere niente di impossibile. Driscoll in compenso mi ha lasciato altro materiale su roba vecchia che dovrò aggiornare. Ma ormai vedo la fine. Per il resto, stiamo aspettando ancora materiale da un tizio britannico e notizie da altri tizi russi. Ho come la sensazione che i russi non ci daranno mai le informazioni che ci sevono, o per lo meno non tutti, considerando che "noi" siamo gli americani e loro hanno fatto questo progetto che tutto il resto del mondo scientifico non riesce a spiegare. Quindi voglio proprio vedere come andrà a finire. Sarà divertente.
Per il resto niente di che. A volte ho un grande senso di nostalgia, vorrei abbracciare forte chi adesso non posso abbracciare, nè so quando potrò farlo. Mi manca, tanto.
Per rispettare la promesse pubblico le foto della Barker Library, la biblioteca sotto la cupola. Giudicate voi se vale la pena o no :P


venerdì 17 giugno 2011

CON BO

La giornata di oggi ci ha detto veramente molto poco. Sveglia con molta calma dopo aver saputo che Todreas non mi avrebbe ricevuto prima di domani (ancora non so quando però) e giornata senza particolari patemi. Ieri infatti ho fatto l'una e mezza a finire di scrivere quello che volevo fargli vedere e oggi l'unica cosa che mi mancava era mettere i nomi alle figure, scrivere i riferimenti incrociati e la bibliografia della mini-sezione che gli porterò a far vedere. Io sinceramente non so cosa scrivere oltre a quello che ho scritto, perciò ci tengo a sentire il suo parere perchè so già che mi blasterà in qualche modo che non sapevo neanche esistesse :)
La brutta notizia della giornata invece riguarda il padre di Bo, che è in ospedale. La cena di sabato è saltata, adesso preghiamo tutti per lui e perchè si riprenda subito. Sono triste per questo, mi dispiace molto, per il papà e perchè per Bo era un bel periodo. Ma sono sicuro che saprà superare anche questa e andare avanti per la sua strada brillante. Glielo auguriamo tutti.

giovedì 16 giugno 2011

CAMPIONI!

La giornata di oggi si è caratterizzata per un intenso lavoro per mettere a punto il documento che voglio presentare a Todreas sull'ultima parte della tesi: cercare di sviluppare un ragionamento quanto più di senso compiuto in mancanza assoluta di dati seri a riguardo. Anche parlandone con Bo non mi ha saputo dire assolutamente niente. Perciò cerchiamo di motivare il ragionamento con i pochi mezzi che abbiamo a disposizione. Tra l'altro oggi con Bo se semo divertiti a vedere un po' dei video trash che mi piacciono tanto. Consiglio a chi non l'ha ancora visto (non ho il coraggio di postarlo sul blog) il video su Youtube della canzone "Friday" di Rebecca Black. Vedere anche il numero di persone che l'hanno visto e il numero di quelli che hanno messo non mi piace.Sono andato anche nella Barker Library oggi, la biblioteca sotto la cupola principale del MIT.
A parte che non ho trovato niente di quello che cercavo, è però stata una bellissima scoperta: la sala lettura, sotto questa cupola grandissima, è veramente bellissima. Degna di quella di Harvard. Per chi non ci crede (so che siete in tanti, arriveranno presto foto a riguardo).Infine la vera notizia della giornata. Durante la cena è arrivato Attulya, il simpatico ragazzetto indiano che incontro spesso in cucina, dicendomi che facevano gara 7, la partita decisiva, delle finals d NHL tra Boston e Vancouver. Boston ha vinto 4-0 a Vancouver e tutti a casa, campioni!! Già la città era piena di striscioni, bandiere, hanno addirittura pitturato la statua di Paul Revere, uno degli eroi della Rivoluzione, con i colori dei Briuns (si chiama così la squadra di Boston). Non voglio sapere che succederà da domani. Certo, rosico un po' che a saperlo prima che c'era la partita stasera, sarei andato volentieri a vedermela e a far casino a un pub qualsiasi. Pazienza, l'importante è stata vederla, e vederla con qualcuno.

mercoledì 15 giugno 2011

LABIRINTO

Oggi non sono andato in barca a vela, nonostante il famoso detto non c'è due senza tre :) Ho invece passato una simpatica giornata da solo, a parte la breve apparizione in ufficio di Giancarlo, che è ripartito stasera per la Germania, ad arrovellarmi il cervello su come far tornare una serie di ragionamenti in maniera sensata, in assenza di molti dati sperimentali e di una letteratura valida sul tema. Spero di sottoporre a Todreas (se avrà tempo per me) queste cose entro il fine settimana. Non vorrei presentarmi alla prossima riunione (che è il 22, a due settimane dal mio rientro...non ci posso pensare...) che mi dicono che non c'ho capito niente. Meglio quindi indirizzare bene il lavoro. A fine giornata, per premiarmi del grande sforzo intellettuale fatto mi sono regalato (in realtà me la regalo spesso) una bella pizza pepperoni. Stasera è venuta bellissima, splendida a vedersi, una cottura perfetta. Buonissima (chi è stato qui può testimoniare a suo favore, anche se quella di stasera era il top). Ve la faccio vedere, per farvi sbavare un po'. Chissà che qualcuno, sotto sotto, non mi invidi.
PS: ribadisco anche qui il freddo di questi giorni che facilmente mi ha fatto venire qualche linea di temperatura. Ma se vado in giro in felpa, cappotto invernale, con il climatizzatore in stanza rotto (lo dovrebbero aggiustà domani...sarà...), con la doccia fredda per non so quale motivo, il fisico a un certo punto rosica. Credo che lo faremmo tutti, al posto suo. Poverino.

martedì 14 giugno 2011

SKIPPER

Oggi siamo riandati in barca a vea io e Giancarlo. In realtà spero di aver trovato un modo (seppur in parte barbaro) per avere qualche risultato interessante per la tesi. Ma la vera notizia è quando Giancarlo è tornato dalla riunione con Todreas e siamo andati al volo vestiti così come eravamo in barca.
Mentre ieri ero stato quasi unicamente crew, oggi ho fatto quasi sempre lo skipper. Devo dire che all'inizio (e non solo) avevo una paura infinita. Banalmente non sapevo reggere neanche il timone in mano. E ovviamente la barca andava come gli pareva, col rischio di virate improvvise e non volute e di conseguenti tortorate in teste. Ho imparato, piano piano, e Giancarlo in questo è riuscito a farmi superare questo gradino. Ho imparato l'importanza di tenere fisso un obiettivo con lo sguardo, che se la barca piega non è che sia necessariamente male, che se bilanciata bene si piotta na cifra. Siamo andati across the wind, controvento, col vento in poppa, in bonaccia. Abbiamo avuto tutte le condizioni possibili. Abbiamo smontato e rimontato la vela da soli, partiti e riattraccati da soli, messo la barca in mare con il buco principale stappato rischiando subito di farla affondare, ho perso il timone un paio di volte, quasi fatto il botto con gli yacht parcheggiati per una virata ritardata ma tutto sommato credo di poter dire che siamo stati bravissimi. Giancarlo in effetti è stata la sicurezza, per come ha sempre saputo cosa fare. Bello. Sapere che mi sono perlustrato con questa barchetta tutto lo spazio d'acqua tra i cosiddetti "ponti di 21" e "ponte della metro", da sotto il MIT a sotto il Prudential Center e la Hancock Tower, beh... una gran bella navigata. In fondo, difficile che ci ritorno da solo. E allora tanto vale godersela fino a quando c'è qualcuno più fomentato e meno pauroso di me. Alla fine, per essere tutto gratis, ne vale davvero la pena.
Qualche commento veloce sui referendum. Sono molto contento che si sia superato il quorum in quanto segnale di volontà di partecipazione dei cittadini e di vitalità di uno strumento di democrazia che sembrava agonizzante. I referendum erano tutti e quattro bruttissimi. Si è fatta grande demagogia sui due dell'acqua (che non sarebbe stata privatizzata), si è votato per un nucleare in moratoria e per il legittimo impedimento su cui aveva già espresso l'incostituzionalità la Corte Costituzionale. Mi sono preso insulti da più parti per aver osservato queste cose nelle ultime settimane, a testimonianza che da più parti (non da tutte, con qualcuno ho intavolato discussioni serie e interessanti) non si è votato con la testa ma con gli istinti più primitivi e barbari dell'animo umano. Quindi chiaramente sono contento se il risultato politico del referendum aiuterà a liberarci dal governo di incompetenti che ci ritroviamo. Sui temi invece non sono contento (tranne forse che sul legittimo impedimento che però, di nuovo, facilmente era inutile) in quanto penso che questo voto ci provocherà dei problemi. E allora o non ci potremo lamentare, o dovremo correggere la rotta tra qualche anno, avendo come sempre perso tempo e per poi far dire a qualcuno: "vanno contro la volontà popolare". Se si votasse più seriamente non succederebbe.
PS: credo che sia importante una testimonianza interessante. Dopo la riunione con Todreas, Todreas stesso ha chiesto a Giancarlo di spiegare la storia del referendum, come funziona e le regole del gioco, alla prestigiosa platea di un corso organizzato dal MIT sulla sicurezza nucleare. La loro risposta alla spiegazione di Giancarlo (attenzione, non sul nucleare, ma sulla modalità con cui si tiene il referendum in sè) è stata di ilarità mista a incredulità. Ovviamente non è statisticamente un campione significativo, ma forse ci considereranno repubblica delle banane anche per questo. Almeno riflettiamoci su.

lunedì 13 giugno 2011

LUNA ROSSA


La giornata di oggi è stata caratterizzata da una di quelle esperienza che uno difficilmente dimentica: la barca a vela. Appuntamento alle 9 di mattina, la giornata consiste di un paio d'ore di lezione molto sintetiche e un paio d'ore di esercitazione sul campo. O sul fiume, per meglio dire. Mi spiego: dopo aver illustrato brevemente le tecniche e la teoria della navigazione a vela, ti buttano in una simpatica barchetta a due e ti fanno partire nel fiume. Gli istruttori non ci sono, sono su motoscafi che pattugliano la situazione. La giornata di oggi tra l'altro era piovigginosa, fredda e ventosa. Il clima ideale per una bella navigata. Andiamo in barca io e Serafino, pronti a lanciarci alla conquista del fiume. Lui timoniere, io crew (quello che si occupa della vela). Alla seconda virata nasce un discreto affiatamento, facciamo il track (cambio di direzione into the wind) con scioltezza e prendiamo bene il vento. Soddisfatti delle nostre prestazioni decidiamo di invertire le posizioni. Pessima scelta. Io che mi sentivo un diversamente abile con quel bastone in mano, sbagliavo sempre le direzioni in cui volevo girare e a volte perdevo di vista l'obbiettivo. Lui che per prendere troppo il vento ci faceva dondolare da morire. Non poteva quindi che finire in una virata disastrosa che ha visto Serafino a tanto così dal cadere in acqua, con la barca a 90° . Salvi per miracolo (qualcuno già aveva fatto il bagno nell'acqua del fiume che, ricordiamo, non è il Tevere ma aveva un bel colorito simil-urina), riprendiamo fiato, ci facciamo una risata e ripartiamo. Anzi, in effetti non ripartiamo, perchè rimaniamo bloccati in mezzo al fiume senza schiodarci di un centimetro. La situazione, durata circa un cinque minuti, si risolve miracolosamente e riprendiamo il viaggio. Ancora una volta qualche bella virata e poi BOM, lui perde il timone durante l'ennesimo track, la barca piega tutto, io mi reggo finchè posso alla fune della vela ma alla fine scivolo e...casco sulla parte laterale della barca. Salvo non so come. Ancora asciutto. Con Serafino che stava in piedi per cercare di bilanciare l'evidente sbilanciamento. Una per uno. Da quel momento ci siamo imposti di andare molto piano, fare le cose con molta attenzione, ed è andato tutto liscio. Ammetto che toccare terra è stata una bella sensazione. Ma siamo usciti vincitori, decisamente. Abbiamo domato le acque melmose e ventose del Charles River. Rimettere a posto l'albero, il boma, la vela e tutti i lacci e laccetti vari è stata una passeggiata, soprattutto sulla terra ferma.
Da ricordare anche la cena insieme (un paninaccio in un posto qualsiasi) in cui abbiamo discusso di sistema giudiziario americano e di come se uno in America fa per rubare qualcosa ma prima di uscire lo rimette e posto preso dai sensi di colpa, è colpevole di furto, e di come e perchè i soldi siano tutto per i loro processi. La società americana ha molte cose da sottolineare a penna rossa.

domenica 12 giugno 2011

GRIGIUME

Sarà un po' per la giornata eccessivamente brutta (pioggia e un freddo che stanotte, col condizionatore farlocco ormai da tempo, sentivo freddo con tre coperte e il pigiamo lungo) o per un'estate che si fa maledettamente attendere, sarà per chissà che cosa ma oggi sò stato col muso lungo tutto il giorno. Stasera no, almeno questo. Vado a letto sereno. Forse per la pasta che mi sono cucinato, forse per le due tavolette di cioccolata che ho mangiato oggi pomeriggio, ma sono più sereno. Domani è un altro giorno: ci aspetta la barca sul Charles River. Col brutto tempo chiaramente. Sai che bello andare in barca con la pioggia. 'no spettacolo. Verrà anche Giancarlo, che starà qui fino a martedì. Vediamo che mi racconta, lui che in Germania Vale la vede davvero. Anche se oggi ancora una volta non mi ha risposto a quello che gli avevo scritto. Sarà impegnato, sarà il viaggio. Forse, oltre che del grigiume, è stata anche la frase degli interrogativi senza risposta, ora che ci penso. La potenza dell'auto-analisi :)

sabato 11 giugno 2011

ZERO

Stasera mi ritrovo davvero con niente da dire. Raccontare le mie ricerche è noioso e poco interessante. Raccontare dei miei pensieri sono ben noti ormai da tempo dove sono. Raccontare di una cena a base di spinaci e frutta è banale. Raccontare che il grande momento della giornata è stata la videochiamata gratis (per 7 giorni, poi chissà) skype con Mond a Baires e con Fil e Elisa a Roma è probabilmente malinconico. Sono un paio di giorni che effettivamente mi sento un po' malinconico. Aspetto che cambi il tempo.

venerdì 10 giugno 2011

RIUNIONI E ALTRO

Le riunioni con Todreas mi devastano, ma questo già lo sapevamo. Quella di oggi è stata abbastanza tosta, se non altro per la mole di lavoro che mi tocca fare. Per carità, se non lo faccio tutto non credo che cascherà il mondo, però intanto me tocca smanettà con i materiali che è argomento storicamente ostico. Anche per loro: oggi hanno chiamato due professori per chiedere consigli e pareri ed altra gente contatteremo nei prossimi giorni per capire altre questioni. Della serie manco loro sanno che fa'. Vabbè. Per la cronaca presentandomi a questi due professori Todreas ha detto a uno che sono stato ammesso "accademicamente" ma che aspettava fondi, all'altro (l'altro che da il nome al libro), che sono stato ammesso accademicamente ma che, siccome non ha fondi, andrò in Francia. Strana cosa la politica. Io non ci ho mai capito niente e continuerò o non capirci niente.
A parte questo la giornata non ha riservato sorprese particolari, se non fosse per la bellissima e graditissima cartolina di Mond arrivata e per un commento di Saretta che mi ha fatto proprio commuovere. E mica è poco! Bo è a New York con la ragazza che ha un meeting lì e dovrebbe tornare sabato. Prima di sabato, perciò, tutto fermo. Poi credo che sabato sera faccia una mezza festa, domenica andiamo in barca con Giancarlo. Insomma, un po' di carne c'è al fuoco. Anche per questo, voglia di studiare zero. Ma c'è da quagliare, è l'ultimo sforzo.

giovedì 9 giugno 2011

W BO

In questo giornata segnata dal lavoro e da sensazioni belle che pensavamo passate ma che ritornano, sempre le stesse, sempre uguali, segnamo la vittoria ufficiale di Bo.
Primo, perchè mi ha fatto vedere l'appartamento da 2100$ al mese al 36 di un grattacielo nella zona in di Chicago dove andrà ad abitare tra meno di un mese. Due perchè mi ha fatto passare un pomeriggio divertentissimo a sbraitare contro tutto e contro tutti alle prese con l'acquisto di una macchina, cosa che evidentemente negli Stati Uniti è peggio di qualsiasi giro burocratico italiano (e ce ne vuole!). Informazioni incomprensibili ma, soprattutto, il record dei pagamenti (un punteggio che ti classifica in base alla puntualità dei pagamenti: una cosa incredibile, gli studenti si prendono le carte di credito solo per aumentare questo punteggio, visto che è quello che determina il tasso di interesse applicato al mutuo con cui si finanzia l'acquisto della macchina!) e il driving record (un punteggio che tiene in conto tutte le violazioni fatte e segnalate ecc. ecc.: serve per l'assicurazione).
La cosa bella è che il record dei pagamenti viene calcolato in maniera indipendente da tre associazioni diverse, che utilizzano criteri e range diversi. In tutto questo la cosa fenomenale è che per accedere a queste informazioni, che ricordiamo dovrebbero essere personali, bisogna pagare da 15 a 40 $ a botta! E Bo che sbraitava ogni volta di più, e io a ride :)
Ma la chicca è stata le cena: era solo, la ragazza stava a cena con un'amica e mi ha invitato a cena. Siamo andati nientepopodimeno che al ristorante Tibetano!! Recensione: una goduria dei sensi, ho preso una carne con dei peperoni e del riso marrone, sul quale due salsette rosso fuoco e verde radioattivo davano un sapore veramente meraviglioso. Veramente un mix di sapori come raramente ho mangiato. Buonissimo. La chiacchierata anche è stata tranquilla e piacevole, come sempre con Bo. Meno male che c'è lui ogni tanto.
La serata tra film e niente voglia di studiare per la riunione di domani è stata normale. Ma per oggi abbiamo di che sorridere. Non mi pare poco. Quello che smania dentro di me per essere in altri luoghi con altre persone per oggi potrà essere sopito.

mercoledì 8 giugno 2011

GIORNATA TIPO

Oggi siamo tornati alla giornata tipo: sveglia tranquilla (in realtà con chiamata da Bruxelles, ho dovuto cannare un meeting là a fine giugno), studicchio, pranzo con burrito sbagliato (maledetti, hanno scambiato il mio con quello iperpiccante del tizio prima di me, che robaccia che me sò mangiato!), studicchio pomeridiano e chiacchierata con gli amici. La sera cena veloce e film. Tutto come al solito. Proprio come quando c'era Piero insomma :)

Per la cronaca e perchè mi è stato fatto notare do l'aggiornamento ufficiale sulla situazione relativa al post laurea: dopo avervi stressato mi pare doveroso:
1) dal MIT ancora nessuna novità. Todreas mi ha detto che fino a quando non avrà notizie sui finanziamenti dal Department of Energy non potrà sapere niente a riguardo. Forse c'era la famosa storia dell'altro professore a cui io non mi sono più rivolto e su cui poi non mi è stato più detto niente. Quindi per adesso la situazione è bloccata e difficilmente si sbloccherà anche per mie motivazioni.
2) Capitolo Francia: aspetto il contratto da firmare. Ieri ci dovrebbe essere stato il passaggio ufficiale per poi mandarmi tutto il dovuto. Si parla di tre anni di dottorato in un centro di ricerca molto importante a 2000€ al mese. Tutto mi porta lì. Se così sarà inizierò ad assillarvi con i nuovi dubbi sulle nuove cose da sistemare. In fondo, so che non potete rimanere senza :)

martedì 7 giugno 2011

ROUTINE

Piero se n'è tornato a casa (con un ritardo di 4 ore del bellissimo volo Alitalia, che non smette mai di stupirci purtroppo...) e con lui questa dozzina di giorni passati insieme. Non posso negare che sono stati i giorni più intensi e pieni da quando sono qui, con meno studio (credo di essermelo potuto permettere) e più casino in assoluto. Abbiamo girato Boston più e più volte, in metro e a piedi, di giorno e di notte. Siamo andati a New York, siamo stati con altra gente tutto il giorno, la sera in giro per locali (ahimè troppo) ballerini, visto Saturno in maniera incredibile, abbiamo cenato con personaggi stravaganti e incontrato tassisti fatti, visitato acquari e visto balene, corretto il libro di Todreas e dormito in giro. Altre cose non siamo riuscite e farle, ma sarà per la prossima volta. Quello che mi resta è una vacanza in terra d'America (dopo quella gloriosa di Chicago e quelle con Fil e con mamma e gli zii) piena di vita e di cose da raccontare che difficile pure metterle insieme.
Ora purtroppo la stanza è quella di sempre, un casino, ma sembra quasi ordinata perchè vuota. Siamo tornati alla normalità, quella normalità che ti fa mandare mail al professore alle undici e mezza per sistemare delle cosette e far vedere che stai andando avanti col lavoro (palesemente na calla, ma questo lo sappiamo io e voi, se non fate la spia). La normalità di chi va a fare un sacco pieno zeppo di lavatrice e di chi ha sempre tanto tempo per pensare alle solite cose ma pochissimo per il lavoro arretrato. Da domani si ricomincia, prometto.

Per la cronaca, come già un osservatore molto attento ha notato (mitico! :P), oggi è una data importante anche per un altro motivo. Oggi è -1: meno un mese esatto al rientro alla base, un po' come gli astronauti dalla luna. Conto alla rovescia inziato, con un po' di malinconia ma tanta eccitazione per il ritorno. Di cosette in quest'ultimo mese ce n'ho, a cominciare da domenica prossima con Giancarlo per finire in bellezza gli ultimi giorni. Volerà come è volato il primo mese. O come sono volati questi 4 fino ad ora, che in realtà non è che cambia poi tanto.

lunedì 6 giugno 2011

GIORNATA D'ACQUA SALATA

Oggi abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare con il mare (escluso il bagno, ma il clima ancora fresco e un'acqua imbarazzante l'avrebbero comunque impedito).
Primo appuntamento: acquario: 28 dollari per entrare e avere la combo con il cinema 3D per la sera. Bene l'acquario effettivamente non era niente de che. Molto meglio quello de Chicago. Un sacco de ranocchie, pesci brutti da morì ed un unico esemplare molto raro di "Pescis Gnocca", tipico esemplare che popola il Mare del Nord che si affaccia sulla Scandinavia.

Il pomeriggio è stata invece dedicato al whale-watching. Ovviamente per un pelo non perdiamo il battello, visto che stavamo facendo la fila sbagliata. Il battello poi è partito alla velocità del suono nell'acqua e devo dire che per noi che stavamo belli belli a prua non era proprio piacevole. due magliette, una felpa e un giubbotto per uno non bastavano a coprirci dal freddo. E certi pazzi andavano in giro in t-shirt, bah.. In ogni caso il giro per le isolette al largo di Boston è stato carino ma ancora di più lo è stato vedere sti giganti che spruzzavano acqua dal groppone.
Meno simpatici le solite grida di stupore dei tanti cinesi presenti, grida che sembravano un po' versi da Bioparco :P
La sera prima di cena il famoso cinema 3D, ma stavolta veramente 3D (non come Avatar): il film era un documentario sugli squali molto interessante. Piero voleva più sangue ma tant'è.
La cena veloce e la partita di NBA sono stati il preludio all'uscita serale conclusasi con un fiasco colossale con tutti i pub chiusi. Ci siamo fatti a piedi praticamente tutta Boston per tornare a casa e non è detto che sia stato male così, anzi. Domani Pier riparte. Mi mancherà.

domenica 5 giugno 2011

PAUSA INTERMEDIA

Rientro a dare notizia dopo una giornata di stop causa impossibilità fisica di poter utilizzare un computer. A volte le comodità di casa sono troppo poco considerate :)E' ancora troppo presto per fare il punto della situazione. Lo farà appena possibile. In realtà non è che ci siano grandi novità, solo tanto tempo passato in giro. Fortunatamente la tesi è sulla buona strada e posso permettermi di stare tutto il giorno (e anche la notte) in giro :P Oggi tra l'altro siamo andati al Boston College, dove tra stadi di football americano grandi poco meno del Flaminio, campi da basket poco meno del Palalottomatica, edifici goticheggianti e prati in fiore, abbiamo capito che anche l'occhio vuole la sua parte. E che, su questo, il MIT è veramente troppo indietro purtroppo.
Per il resto nulla se non due chicche:
1) per poco oggi non ci ammazziamo con Pier in taxi. Pier fin da subito mi ha detto che secondo lui il tassinaro sniffava (alla terza/quarta volta in un minuto avevo dei dubbi ma mi sembrava più una cosa da ridere. Poi quando ho avuto la conferma dei miei timori che aveva imboccato uno stradone a due corsie CONTROMANO ho capito che Pier purtroppo aveva ragione. Per fortuna eravamo quasi arrivati e ci siamo fatti lasciare subito dopo l'inconveniente. Che amarezza ragazzi.
2) il Prudential Center, che molti ormai avranno imparato a riconoscere dalle foto, illuminato di notte. Che onore! (in effetti questo il Boston College non ce l'ha :P)

venerdì 3 giugno 2011

FESTA NAZIONALE

Oggi la giornata è stata abbastanza intensa. Innazitutto due meeting con Todreas, tra tesi, correzione del libro e confessione della Francia. Molti di voi erano curiosi su come sarebbe stata la sua reazione. Beh, quando ha capito che mi pagavano anche ha un po' desistito, dicendo che fino a che lui non ha i finanziamenti non può far nulla. Mi ha confermato che il centro è tecnicamente ottimo, che è una questione di gusti sulle diverse culture e mi ha detto di aspettare fino a che posso. Almeno mi è sembrato sincero.
Per il resto Piero oggi è rimasto chiuso fuori dalla stanza senza chiave ben due volte, una dopo un allarme antincendio e l'altra esattamente come il sottoscritto dopo la doccia :) Se sento che mi prende ancora in giro me lo magno!
Serata in un localetto caruccio ma affollato e sporco per terra dopo tardo pomeriggio di shopping e passeggiata, con tanto di visione dal vivo della maratona di Boston, con migliaia di persone partecipanti. Cerchiamo di vivere la città, ora lo possiamo fare :)

Per la cronaca: buon 2 giugno a tutti noi Italiani!!

giovedì 2 giugno 2011

FARE LA STORIA

Oggi non racconterò la giornata passata a studiare, tra Capitolo 5 da correggere e tesi da portare avanti. Non racconterò che abbiamo preso una birra con Pier e che l'ho sfondato a biliardo e neanche che abbiamo fatto insieme le 2 di notte per finire il lavoro (mi ha aiutato con il libro). Capirete presto il motivo della birra. Infine non vi tedierò con tutti i discorsi sulla riunione di domani cui ho già accennato. Oggi vi racconterò una storia.

Era una di quelle giornate in cui era meglio rimanere a casa. Ce lo aveva anche consigliato la capa della mia residenza: il tempo è brutto, rimanete dentro. E' anche suonato l'allarme antincendio, tanto per farci capire che era meglio non uscire. Ma noi, incuranti dei segni del destino, siamo usciti. Avevamo appuntamento con ***, il tizio del dipartimento che ci aveva invitato a cena a casa sua.
Non riusciamo a comprare una bottiglia di vino perchè dimentichiamo a casa i passaporti: compriamo un tortino al cioccolato. Prendiamo il taxi, l'auto l'abbiamo perso. Nel taxi ridiamo un po' goliardamente su quello che ci aspettava. Accolti con calore, vedo Piero diventare bianco cadaverico come mette piede in salotto. Le mie paure peggiori erano diventate realtà. Sotto il computer in salotto c'erano una bella pila di libri, tra cui ne svettavano due, per volume e titolo: "Homosexuality: a history" e "Cyberseduction".
Non sapendo se ridere o piangere passiamo la cena a farci coraggio a vicenda e soprattutto a non lasciarci mai soli (avevo una pipì lunga un'odissea trattenuta per la patria). Tra l'altro cena iniziata con una zuppa che non è errato definire alla Maccio Capatonda "Zuppademmerda!" vista la terribile consistenza e l'ancor peggior sapore. Temendo di essere drogati dal nostro simpatico e gioviale avventore tentiamo di stare al gioco. Nel frattempo una tempesta mai vista in vita nostra invade il Massachusetts (ce l'avevano di rimanere chiusi in camera!!), una tempesta che ha causato 4 morti nello stato e 60mila persone senza elettricità. Il Signore ha voluto che la nostra paura più grande, quella di rimanere senza elettricità a casa sua (Piero aveva già programmato di fregarsi il coltello da cucina che era sul tavolo e di appiccicarsi addosso al muro) con conseguente invito a rimanere lì la notte fosse scongiurato. Meno male.
La serata è finita con tanti saluti e in definitiva una piacevole chiacchierata. Certo però che sudore freddo ragazzi. La prossima volta prima di accettare una cena a buffo chiederemo le letture preferite.

mercoledì 1 giugno 2011

STRESS DA RIENTRO

So che vi eravate preoccupati. Qualcuno di voi sarà anche stato contento che non intasavo più l'etere. Ma eccomi qui, di rientro da un pazzo weekend a New York fatto di visite di corsa, un sole che spaccava le pietre, un caldo assurdo, qualche momento di agitatezza, tante cose belle viste e fatte.
Purtroppo non ho tempo neanche di raccontare bene come è andata: giovedì ho meeting con i prof e devo ancora fare quasi tutto. Come se non bastasse, appena messo piede in camera, vedo che Todreas mi ha scritto una mail chiedendomi di correggere anche il Capitolo 5 del libro. Entro dopodomani mattina chiaramente. Belle 53 pagine in poco più di 24h. Più l'altro lavoro. Poi dici perchè non era meglio che restavo in vacanza a NY. Maledetto stress da rientro. Stasera se lavora fino a notte (sto ancora lavorando), con il povero Piero costretto suo malgrado a farmi compagnia. Fosse sempre così lavorare la sera starei un pezzo avanti. Giovedì è una bella giornata con meeting per tesi, Capitolo 5 e, credo, confessione a Todreas sulla Francia. Speriamo bene ;)