"E' proprio dei giovani come voi essere affascinati da stregoni e sortilegi, e pensare che a essi sia riservato il privilegio di donare la fortuna e cambiare la vita.Ma esistono altre persone che compiono miracoli e prodigi, nascoste negli angoli della città e della storia.
Se vedi uno stregone con un copricapo di piume di orokoko che cammina sopra i tetti, fa volare le edicole e fa cadere polvere d'oro sui passanti, può darsi che la tua vita stia per cambiare, ma molto più probabilmente stai vedendo un video musicale.
Se vedi una persona che non si rassegna alle cerimonie dei tempi, che prezioso e invisibile aiuta gli altri anche se questo non verrà raccontato in pubbliche manifestazioni, che non percorre i campi di battaglia sul bianco cavallo dell'indignazione, ma con pietà e vergogna cammina tra i feriti, ecco uno stregone....."
(Stefano Benni, "La compagnia dei celestini")

mercoledì 29 giugno 2011

REACTOR BABY

La giornata è stata segnata da quella sensazione di risultare di troppo all'unica persona a cui non si vorrebbe risultare di troppo. Mi ha accompagnato tutto il giorno.
Sono andato in ufficio presto (relativamente) a finire di scrivere quelle poche cose che mi mancano (domani finisco, anche perchè giovedì ho riunione) e a cominciare a fare un po' di ordine tra i chili di fogli che ho accumulato in questi mesi. Se non fossi una persona che si lega anche agli oggetti più inutili butterei tutto e via. E invece mesà che tornerò a Roma con qualche chilo di fogli in più, sperando che alla check in non rompano.
Il pomeriggio ha visto una partita a basket con quelli del dipartimento. La buona notizia è che ho fatto addirittura due canestri (!!!) di cui uno incredibilmente da tre punti...quando si dice la fortuna :) Le brutte notizie invece sono che la gente ancora quasi manco mi saluta, tranne un paio forse: anche Alex, il ragazzo con cui avevo corretto il capitolo 11 del libro di Todreas nonostante quell'esperienza in comune non mi dice manco ciao. Boh, io non so la gente come sta qui sinceramente, a volte me lo chiedo. L'altra notizia, in realtà nè bella bè brutta, è che ho parlato con Stefano del prossimo anno. Mi aveva detto Giancarlo che lui era sempre stato un fautore del fatto che io dovessi a tutti i costi rimanere qui. Invece al mio discorso mi è sembrato comprensivo. Ora la domanda è: è Giancarlo che esagerava per portarselo dalla sua parte oppure è lui che un po' facendo buon viso a cattivo gioco mi ha dato ragione su alcuni cose, della serie proprio Dije de sì? La domanda non mi lascia indifferente.
La sera siamo andati con i soliti harvardiani a cena: dovevamo andare dal greco vicino Harvard Square, ci siamo ritrovati a Boston in un posto carino che avevo sempre visto da fuori a Newsbury Street. Loro sono molto carini, anche se stanno consolidando giustamente le loro amicizie e io da questo rimango un po' fuori. Tornando a casa sono passato davanti al reattore. Quello, insieme ai pensieri di cui sopra, hanno un po' scatenato la mia anima NERD. Alla fine, meno male che mi piace quello che studio. Almeno questa è una soddisfazione.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

san pietro e paolo in ufficio...se non altro si passa il tempo vedendo "boris: il film" peccato che la risoluzione è terribile! :)
g10

Dot ha detto...

Lo devo vedere Boris il film!!! dei mille che ho visto qui quello mi è proprio sfuggito! mi prometto che correggerò questa grave mancanza, e dai dai dai :P