"E' proprio dei giovani come voi essere affascinati da stregoni e sortilegi, e pensare che a essi sia riservato il privilegio di donare la fortuna e cambiare la vita.Ma esistono altre persone che compiono miracoli e prodigi, nascoste negli angoli della città e della storia.
Se vedi uno stregone con un copricapo di piume di orokoko che cammina sopra i tetti, fa volare le edicole e fa cadere polvere d'oro sui passanti, può darsi che la tua vita stia per cambiare, ma molto più probabilmente stai vedendo un video musicale.
Se vedi una persona che non si rassegna alle cerimonie dei tempi, che prezioso e invisibile aiuta gli altri anche se questo non verrà raccontato in pubbliche manifestazioni, che non percorre i campi di battaglia sul bianco cavallo dell'indignazione, ma con pietà e vergogna cammina tra i feriti, ecco uno stregone....."
(Stefano Benni, "La compagnia dei celestini")

venerdì 30 marzo 2012

TUTTO INSIEME

In una giornata che non ha riservato grandi sorprese per gran parte del tempo (salvo l'aver conosciuto Giovanni, ragazzo di Torino molto simpatico che lavora a Cadarache e che sicuramente rivedremo presto), le cose sono uscite fuori la sera. In positivo ma purtroppo anche in negativo. Soprassederò su quelle negative, sia per motivi di privacy altrui che per motivi di autocensura delle cose che scriverei altrimenti. Delle cose positive invece c'è che finalmente, attesa al massimo il 28 febbraio, è arrivata la review del lavoro per Chicago, che è stato ufficialmente accettato con correzioni minime da fare. Questo mi fa molto contento perchè significa che a livello scientifico non hanno avuto cose da ridire: stasera un paio di orette di lavoro e entro la prossima settimana spediremo la versione definitiva. Certo, lavorare fino all'una e mezza di notte non è necessariamente divertente, ma molto motivante.
Capitolo piscina: oggi prima del nuoto non abbiamo fatto la solita palestra, bensì degli esercizio aerobici su sabbia: corsa, flessioni, passaggi in corsa con le palle mediche da 5 kg, garelle di corsa tipo rubabandiera. Poi, partitella a beach volley dove, senza falsa modestia, abbiamo stracciato gli altri contendenti. A quel punto via in acqua dove la conoscenza della serata sono stati dei pesetti maledetti da legare con una strip a mani e piedi per fare 200m stile, 100m testa alta, 100m delfino (!!!!!!!!!) e 100m dorso. E poi poterci buttare al secchio. Non avrei mai pensato che dei cosetti così piccoli mi dessero la stessa sensazione di un bisonte attaccato alle caviglie. Di certo mi sembravo impedito quando nuotavo. Meglio, più impedito del solito.
PS: Oggi apparentemente niente serpente. Di contro, ormai sono una star nel laboratorio. Triste sorte di prese per il culo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

i pesetti non sono una brutta idea...:)
ma...dove fischio l'avete trovato il campo da beach volley???
g10

Dot ha detto...

i pesetti sono un'amarezza infinita!!!
il campo stava dietro la piscina, stai a vedé che so quasi attrezzati sti franzosi ;)