"E' proprio dei giovani come voi essere affascinati da stregoni e sortilegi, e pensare che a essi sia riservato il privilegio di donare la fortuna e cambiare la vita.Ma esistono altre persone che compiono miracoli e prodigi, nascoste negli angoli della città e della storia.
Se vedi uno stregone con un copricapo di piume di orokoko che cammina sopra i tetti, fa volare le edicole e fa cadere polvere d'oro sui passanti, può darsi che la tua vita stia per cambiare, ma molto più probabilmente stai vedendo un video musicale.
Se vedi una persona che non si rassegna alle cerimonie dei tempi, che prezioso e invisibile aiuta gli altri anche se questo non verrà raccontato in pubbliche manifestazioni, che non percorre i campi di battaglia sul bianco cavallo dell'indignazione, ma con pietà e vergogna cammina tra i feriti, ecco uno stregone....."
(Stefano Benni, "La compagnia dei celestini")

mercoledì 11 maggio 2011

CHIAROSCURO

La giornata di oggi è stata in chiaroscuro. Nulla di speciale da raccontare, a parte il fatto che il nostro amico Bo ha rifiutato in diretta un contratto da 40mila sbleuri all'anno a Parigi con la motivazione che gli davano troppo poco. In effetti la differente retribuzione tra Europa e Stati Uniti è una questione interessante. Se stiamo così indietro rimarremo sempre poco attrattivi. Non che necessitiamo assolutamente di americani, ma in un mondo in competizione globale sicuramente rimaniamo terribilmente indietro.
Stasera ho aiutato Giancarlo con una scemenza che doveva fare per il libro famoso. E' così sommerso di lavoro, ha un filino di voce perchè dorme tre ore a notte per finire tutto... mi fa piacere aiutarlo, spero che sia servito. Vedo che anche a lui farebbe piacere sedersi e parlare, purtroppo non ce n'è davvero modo. Oggi sia con lui che con Jake, altro studente di Todreas, ho parlato dell'ammissione. Mi sono un po' aperto, ho detto che non sono sicurissimo. Siccome perciò ho bisogno un po' di liberarmi scriverò anche qui, a prescindere da chi leggerà.
1) Non sono sicuro di voler restare. Il pensiero di dovermi rimettere in discussione facendo esami dopo una vita spesa a fare esami bene e velocemente è un peso
2) non sono sicuro perchè 4 anni per il dottorato sono tanti e perchè forse solo il master avrebbe poco senso, anche se sarebbe "solo" un anno e mezzo. Per poi come al solito avere un bel riconoscimento qui e chissà quanto non dico in Italia ma almeno in Europa.
3) non sono sicuro di voler continuare a fare l'immigrato e a dover pagare 1000 euro di biglietto aereo se volessi tornare a casa per il weekend
4) l'ambiente sociale qui è particolare e non sono riuscito ad apprezzarlo, nonostante le molte persone che mi trattino molto bene. Non è una questione mia o non mia, è proprio così qui
5) il pensiero che a Roma potrei avere anche una infinitesima possibilità in più in futuro di avere quello che vorrei mi farebbe tornare anche adesso

Non ho voluto nominare la famiglia perchè sennò mi si da del mammone bamboccione. Quindi ho deciso. Domani dico a Todreas che devo fare e cosa loro vogliono da me. Poi si vedrà, niente è escluso. Ma sinceramente mi sono veramente stancato di tutta questa situazione. Basta.

1 commento:

Anonimo ha detto...

bravo francè.
è ora di capire un attimo di che morte morire perchè non si può vivere sempre "tra color che son sospesi".
affronta la cosa a viso aperto e...que serà, serà.
io quando affronto le cose così prego sempre affinchè le cose vadano come è meglio che vadano.
retorico? forse...però mi da tanta forza.
fammi sapere...
g10