"E' proprio dei giovani come voi essere affascinati da stregoni e sortilegi, e pensare che a essi sia riservato il privilegio di donare la fortuna e cambiare la vita.Ma esistono altre persone che compiono miracoli e prodigi, nascoste negli angoli della città e della storia.
Se vedi uno stregone con un copricapo di piume di orokoko che cammina sopra i tetti, fa volare le edicole e fa cadere polvere d'oro sui passanti, può darsi che la tua vita stia per cambiare, ma molto più probabilmente stai vedendo un video musicale.
Se vedi una persona che non si rassegna alle cerimonie dei tempi, che prezioso e invisibile aiuta gli altri anche se questo non verrà raccontato in pubbliche manifestazioni, che non percorre i campi di battaglia sul bianco cavallo dell'indignazione, ma con pietà e vergogna cammina tra i feriti, ecco uno stregone....."
(Stefano Benni, "La compagnia dei celestini")

martedì 3 maggio 2011

TAKE IT EASY

La giornata di oggi è iniziata con una sveglia suonata e rispenta (ieri avevo fatto troppo tardi a sentire di Bin Laden). Ovviamente mille cose da fare e mattinata sbrigliata per il rotto della cuffia. Devo dire che il pomeriggio è stato più produttivo: non solo studio per la tesi, correzione del libro (c'è un segno che non mi torna, dannate derivate...) ma anche corsetta serale. Era tanto tempo che non andavo a correre, mi ci voleva proprio. Soprattutto per sfogarmi e per sgranchire un po' le gambe che oggi scrocchiavano che era una bellezza. Per il resto da notare due cose: il fatto che spesso imbocco a salutare Giancarlo mentre lui parla con la gente su skype. Non so se è perchè è una persona molto gentile che non me lo dice e io continuo ad libitum, fino a che non mi sorge il dubbio che viene tremendamente confermato...poi dici che uno da fastidio, a prendere i momenti peggiori sono sempre stato un fenomeno in effetti. L'ultima (promesso) è per chiudere il discorso di ieri su Bin Laden con una frase che mi ha scritto il mitico Bo, a cui avevo scritto una mail non appena saputo il fatto. La sua frase è la seguente: "Don't mess with the US". Tradotto alla leggere: con gli Stati Uniti nun dovete sgravà. Un soggetto sottolineato fortemente anche nel discorso di Obama. Ma Obama è Obama e nessuno gli dirà nulla. Sarà una frase che terrò nel cassetto come bagaglio culturale di questa esperienza. In fondo, capire gli americani, non mi dite che è cosa da poco.

PS: Ieri ho fatto tardi perchè ho fermato un po' da maniaco Wei Chun che usciva dal bagno per parlare di Bin Laden. In realtà poi la discussione è cambiata sulla mia ammissione, che ca**o. Gli ho detto che non ci credo più che mi ammettono. Tanto per la cronaca, ammesso che sia un male.

1 commento:

Anonimo ha detto...

oggi intervento veloce ma fantastico, non è farina del mio sacco, ci tengo a precisarlo ma è geniale, sullo stile di spinoza, per capirci:
"osama nell'alto dei cieli"
g10