"E' proprio dei giovani come voi essere affascinati da stregoni e sortilegi, e pensare che a essi sia riservato il privilegio di donare la fortuna e cambiare la vita.Ma esistono altre persone che compiono miracoli e prodigi, nascoste negli angoli della città e della storia.
Se vedi uno stregone con un copricapo di piume di orokoko che cammina sopra i tetti, fa volare le edicole e fa cadere polvere d'oro sui passanti, può darsi che la tua vita stia per cambiare, ma molto più probabilmente stai vedendo un video musicale.
Se vedi una persona che non si rassegna alle cerimonie dei tempi, che prezioso e invisibile aiuta gli altri anche se questo non verrà raccontato in pubbliche manifestazioni, che non percorre i campi di battaglia sul bianco cavallo dell'indignazione, ma con pietà e vergogna cammina tra i feriti, ecco uno stregone....."
(Stefano Benni, "La compagnia dei celestini")

mercoledì 28 settembre 2011

GIORNATACCIA

Ci sono dei giorni in cui va così. Ti svegli presto-c'è da veder vincere l'Italia di rugby contro gli americani"-e sai che dopo la partita devi chiamare quelli della residenza per fare caciara visto che non ti danno la stanza il 1 ottobre, giorno in cui hai prenotato e pagato, perchè il sabato non lavorano. Succede che niente, quelli non si smuovono, e allora mandi mail a raffica cercando di trovare una soluzione ma niente, e oltretutto si incazza pure la tipo del residence perchè non sei stato proprio tenerissimo nelle mail precedenti (appunto: santo google translator). Succede pure che quando hai finito di rispondere alle cose che ha scritto sta tipa, la maggior parte delle quali senza senso, leggi una mail del CEA in cui ti dicono che l'indagine non finirà il 3 ottobre, giorno in cui avrei dovuto cominciare finalmente a lavorare, ma se va bene l'11 ottobre. E ti chiedi quasi che cazzo ce so venuto qui io un mese prima che potevo rimanere a divertirmi a Roma. Meno male almeno ho imparato un po' di francese. Magra consolazione. Dopo questi shock emotivi da cui devo ancora riprendermi siamo andati con Gilles a rilassarci a Saint Remy de Provence, luogo già battezzato nella leggendaria vacanza a cui si è accennato già. Ci eravamo andati-era il 2007-perchè lì c'era la sede del ritiro della nazionale italiana di rugby. E allora ho pensato come questi due arrivi qui nella regione siano accumunati da questa curiosa costante, i mondiali di rugby. Di come il tempo passa, di quante ne sono successe in questi quattro anni. Di quante ne succederanno nei prossimi quattro anni. Magari avrò addirittura finito il dottorato. Se l'indagine finirà per tempo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

beh è un'ottima cosa programmarsi il futuro...datti un obbiettivo e fai in modo di raggiungerlo...:)
g10

Anonimo ha detto...

c'è chi può aver passato una giornata peggiore ;)
poi ti racconto tra stasera o domani :P
Dai che non può sempre piovere!!! perlomeno a me piace vederla così eehehe

P