CINGHIALI E GRANDI PERSONE

Niente di particolare da raccontare. Le giornate al lavoro proseguono normalmente. Piano piano, anche se una parola al giorno, la scambio di più con i ragazzi al laboratorio e questo mi fa ben sperare. Oggi li ho aiutati a sistemare il nuovo "bar" interno: frigorifero, macchinetta del caffè, dell'acqua calda e bombolone d'acqua fresca, tavolinetti e sgabelli e l'uomo campa. A pranzo ho visto di nuovo (mi ero dimenticato di dirvelo mesà!) i famosissimi cinghialotti di Cadarache: li avevo già incontrati l'altro giorno, sia una famigliola che mi ha attraversato la strada, sia quello esiliato dal branco. Oggi ho visto quello esiliato, è di un tenero... Credo che diventeranno i miei animali non domestici preferiti dopo gli asinelli.

Detto questo solo un racconto. Oggi mi ha scritto Todreas. Mi ha chiesto come andava, mi ha tirato le orecchie chiedendomi quando gli mandavo la bozza per l'articolo per Chicago (ancora non mi hanno confermato...) e soprattutto dicendomi che aveva scoperto che un'università (Oregon State) aveva preso bei finanziamenti (gli stessi che avrei potuto prendere io per rimanere) per studiare l'argomento su cui ho fatto la tesi e che sullo stesso argomento stanno lavorando persone all'Argonne National Lab (dove, per inciso, lavora il mitico Bo, che oggi mi ha finalmente risposto alla mail di auguri di compleanno invitandomi a casa sua se andrò a Chicago). Mi ha detto che dovesse aver modo di rimediare del materiale me lo invierà. Ammetto che provo ancora un po' di emozione a sapere che è lui che mi ha scritto. Vorrei mantenere i rapporti aperti con lui, è un grandissimo professore ma, soprattutto, davvero una persona unica. E questo, semmai ce ne fosse stato bisogno, non è che l'ultima dimostrazione. Sono insegnamenti che valgono davvero più di qualsiasi tesi al mondo.