"E' proprio dei giovani come voi essere affascinati da stregoni e sortilegi, e pensare che a essi sia riservato il privilegio di donare la fortuna e cambiare la vita.Ma esistono altre persone che compiono miracoli e prodigi, nascoste negli angoli della città e della storia.
Se vedi uno stregone con un copricapo di piume di orokoko che cammina sopra i tetti, fa volare le edicole e fa cadere polvere d'oro sui passanti, può darsi che la tua vita stia per cambiare, ma molto più probabilmente stai vedendo un video musicale.
Se vedi una persona che non si rassegna alle cerimonie dei tempi, che prezioso e invisibile aiuta gli altri anche se questo non verrà raccontato in pubbliche manifestazioni, che non percorre i campi di battaglia sul bianco cavallo dell'indignazione, ma con pietà e vergogna cammina tra i feriti, ecco uno stregone....."
(Stefano Benni, "La compagnia dei celestini")

domenica 2 ottobre 2011

MIRIAM

Mattinata notevole, proprio stancante:
- Sveglia
- Colazione
- Piscina all'aperto
- Bagno
- Sole
- Doccia
- Pranzo da Ghislaine.
Dopo un po' di spesa io e Gilles siamo andati a prendere Miriam, la sua compagna. Gilles lo vedo ormai sempre più lontano, verso il Brasile - dove si trasferirà con Miriam - e la cosa mi dispiace veramente.
A parte questo poco altro, tranne la serata in un locale di musica black con Alexandra, Bérengère e Arrigo. Ho avuto modo di riflettere su cosa significa sentirsi "diversi" per il colore della pelle e sul perchè alcune persone a 40 anni preferiscono vestirsi da rapper e ballare come manichini piuttosto che rientrare a casa ad abbracciare una famiglia. Le risposte, ovviamente, non le ho trovate tutte.

1 commento:

Anonimo ha detto...

oggi mi sento ispirato e quindi:
non è detto che il sentirsi diversi sia legato strettamente (o almeno in modo proporzionale) al colore della pelle.
va sempre valutato secondo me quello che hai dentro e che a volte prevale su quello che dovrebbe o addirittura semplicemente potrebbe essere.
un'opera molto bella di pirandello è proprio "ciascuno a suo modo"...
non è che tutti cerchiamo le stesse cose, abbiamo gli stessi pensieri, desideriamo le stesse cose.
il riuscire a rendersi conto di questa cosa (ed evitare i preconcetti ed i giudizi personali che ne conseguono) sono la cosa più importante e più difficile da realizzare per rendere il termine "società multiculturale e multirazziale" veramente pieno di qualcosa che non sia pura retorica.
g10
PS poi se mi volessi degnare di un saluto ogni tanto...;)