"E' proprio dei giovani come voi essere affascinati da stregoni e sortilegi, e pensare che a essi sia riservato il privilegio di donare la fortuna e cambiare la vita.Ma esistono altre persone che compiono miracoli e prodigi, nascoste negli angoli della città e della storia.
Se vedi uno stregone con un copricapo di piume di orokoko che cammina sopra i tetti, fa volare le edicole e fa cadere polvere d'oro sui passanti, può darsi che la tua vita stia per cambiare, ma molto più probabilmente stai vedendo un video musicale.
Se vedi una persona che non si rassegna alle cerimonie dei tempi, che prezioso e invisibile aiuta gli altri anche se questo non verrà raccontato in pubbliche manifestazioni, che non percorre i campi di battaglia sul bianco cavallo dell'indignazione, ma con pietà e vergogna cammina tra i feriti, ecco uno stregone....."
(Stefano Benni, "La compagnia dei celestini")

martedì 31 gennaio 2012

LA TIGRE E LA NEVE

Lo sapevamo, eppure quando lo vedi con i tuoi occhi te prende sempre un colpo. Ma andiamo con ordine.
Stamattina la situazione doveva essere più tranquilla, sveglia, colazione a buffet e poi via all'Onera. Se non fosse che, nella migliore tradizione del raccordo tratto Roma-Fiumicino ora di punta, il breve tratto d'autostrada che dovevamo fare procedeva a passo d'uomo, con la conseguenza che per fare 5km ci abbiamo messo 45 minuti. Vabbè. Giusto il tempo di sentire qualche presentazione e poi via, riunione di inquadramento tesi con le persone che mi seguiranno lì. Stavolta va meglio, prima Lionel presenta un po' il nostro laboratorio a Cadarache e poi dice un po' quello che stiamo facendo. Poi parola a me che, stavolta in francese, presento molto velocemente quello che ho fatto fino ad ora. L'inizio è un po' di riscaldamento, poi quando iniziano ad annusare la complicatezza del problema iniziano ad appizzare e recchie. Fino a quando finalmente arriviamo al loro campo di lavoro abituale, e qui sono non solo interessanti ma (cosa ancora più importanti) incapaci di dare delle risposte immediate agli interrogativi che ho posto. Questo significa che c'è effettivamente del lavoro da fare, e allora forza, mettiamo sotto! Quello che hanno proposto in maniera molto molto embrionale sarebbe un qualcosa di veramente molto fico e spero davvero di poterlo portare a termine. Vediamo, di bello c'è che anche Lionel era interessato e quando le cose si fanno insieme è meglio. In tutto questo il mio relatore non c'era, ma non è un problema. Ripartiamo, stavolta senza salvare vite umane, subito dopo il ricco buffet di pranzo.
La paura è tanto, le previsioni poco favorevoli: neve, neve facile dalle parti nostre. Ci imbarchiamo con umiltà pregando che tutto vada per il meglio, e in effetti il viaggio prosegue senza grossi impicci, non considerando la piccola nevicata dalle parti di Montpellier e la fila di 9 km di TIR che avevano bloccato in corsia di emergenza per motivi di sicurezza legati al ghiaccio sulle strade.
I problemi iniziano quando arriviamo verso Aix, che è abbastanza imbiancata. Poi la chicca a Cadarache e dintorni, dove è tutta una distesa bianca. Purtroppo tra questa distesa c'era pure la mia macchinina: lasciata in questa giornata da lupi da sola, aveva boni 15cm di nevi su tetto e vetri. Ho delle foto su tutto quello che vi sto raccontando; purtroppo nel bordello del trasloco non mi ricordo dove ho messo il convertitore per scaricarle, appeno lo trovo le posto. Fatto sta che ci sono voluti una decina di minuti per partire e ci ho pure rimesso il gommino di un tergicristallo, senza parlare del gelo dentro le osse per colpa della neve che mi era entrata dappertutto. Pazienza, ci rifaremo i prossimi giorni. Tanto dovrebbe fare solo -15.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma lo sai che gira voce che dovrebbe nevicare anche a roma??? non succede ma se succede...:):):)
g10

Dot ha detto...

Noi abbiamo pensato di portare i sacchi della mondezza... che dici? :D