"E' proprio dei giovani come voi essere affascinati da stregoni e sortilegi, e pensare che a essi sia riservato il privilegio di donare la fortuna e cambiare la vita.Ma esistono altre persone che compiono miracoli e prodigi, nascoste negli angoli della città e della storia.
Se vedi uno stregone con un copricapo di piume di orokoko che cammina sopra i tetti, fa volare le edicole e fa cadere polvere d'oro sui passanti, può darsi che la tua vita stia per cambiare, ma molto più probabilmente stai vedendo un video musicale.
Se vedi una persona che non si rassegna alle cerimonie dei tempi, che prezioso e invisibile aiuta gli altri anche se questo non verrà raccontato in pubbliche manifestazioni, che non percorre i campi di battaglia sul bianco cavallo dell'indignazione, ma con pietà e vergogna cammina tra i feriti, ecco uno stregone....."
(Stefano Benni, "La compagnia dei celestini")

domenica 20 marzo 2011

LA GRANDE MELA

Mi sono sempre chiesto perchè New York venisse chiamata "La Grande Mela". La risposta che ho trovato è stata abbastanza una delusione.

Mi trovo a New Yorl in questo momento, ad Harlem in particolare. Ci starò ancora per un paio di giorni. Sono appena tornato da una passeggiata in notturna dalle parti di Times Square, un turbinio di luci e, soprattutto, di persone. Ammetto che sono emozionato ad essere qui, soprattutto se il viaggio è stato fatto in macchina affittata da zio e in veste di navigatore ufficiale, ruolo da sempre di grande responsabilità, soprattutto quando le uniche informazioni su come arrivare sono quelle stampate all'ultimo secondo in ufficio da google maps e l'unica cartina a disposizione è quella fornita dall'agenzia di affitto macchine e a New York manco ci arriva. Ammetto che, a parte per una breve divagazione dovuta alla presenza di due uscite 20 sulla I-84, siamo arrivati abbastanza facilmente, attraversando Massachusetts, Connecticut (che stato sfigato) e appunto New York.

Le prime impressioni sono di una città bellissima. Nonostante la mia impressione a caldo è che l'esperienza di vita a Notthing Hill a Londra sia qualcosa si impareggiabile, ero molto scettico su questa New York di cui tutti mi avevano parlato troppo bene. Attese confermate invece. Non sai dove guardare. C'è sempre qualcosa di bello che ti sfugge. E' una città vitale, c'è tutto il mondo dentro, se ne sente veramente il respiro. Pensavo non a caso al respiro strozzato quasi alla morte quell'11 settembre di quasi 10 anni fa, che ricordo come se fosse ieri. Ma non lasciamoci prendere dalla tristezza, nonostante tutto. C'è una città da scoprire ancora. Poi si vedrà.



3 commenti:

Dot ha detto...

Siccome sono bravo oggi non ho messo doppi sensi

Anonimo ha detto...

daje...spizzati il Chrysler Building, il grattacielo più bello di tutti secondo me,sulla 42esima!

lasciati incantare da Central Park e vai al Moma poi :)

Anonimo ha detto...

se non vai a prendere il traghetto e non vai a vedere la statua della libertà giuro che non ti rivolgo più la parola!!! :)
bella new york, ci sono stato due volte e non vedo l'ora di tornarci...
g10
PS se vai a central park (ma anche se attraversi il parco per arrivare all'imbarco per la statua della libertà) occhio agli scoiattoli, sono ovunque!!!