"E' proprio dei giovani come voi essere affascinati da stregoni e sortilegi, e pensare che a essi sia riservato il privilegio di donare la fortuna e cambiare la vita.Ma esistono altre persone che compiono miracoli e prodigi, nascoste negli angoli della città e della storia.
Se vedi uno stregone con un copricapo di piume di orokoko che cammina sopra i tetti, fa volare le edicole e fa cadere polvere d'oro sui passanti, può darsi che la tua vita stia per cambiare, ma molto più probabilmente stai vedendo un video musicale.
Se vedi una persona che non si rassegna alle cerimonie dei tempi, che prezioso e invisibile aiuta gli altri anche se questo non verrà raccontato in pubbliche manifestazioni, che non percorre i campi di battaglia sul bianco cavallo dell'indignazione, ma con pietà e vergogna cammina tra i feriti, ecco uno stregone....."
(Stefano Benni, "La compagnia dei celestini")

sabato 12 marzo 2011

TURISTI PER CASO

Non avendo lezione oggi la giornata era dedicata al turismo. In realtà la prima cosa che ho fatto stamattina, dopo aver avuto qualche piacevole aggiornamento, è stato andare a presentarmi dal professor Buongiorno. A parte la difficoltà a trovare una formula per salutarlo (Buongiorno Prof. Buongiorno? oppure Buongiorno Buongiorno? Oppure Buongiorno Professore? Oppure Buongiorno e basta?) la prima domanda che mi ha fatto è stata "Tu sei...?" e alla risposta Francesco Vitillo mi ha detto "ah, Francesco, ma ti hanno ammesso poi?". Ovviamente io ero li tacitamente per saperlo da lui. Proprio non c'è verso di avere questa notizia in nessuna maniera, dannazione. Mi ha detto poi che aspettava che un paio di giornalisti lo chiamassero per un parere sulla situazione nucleare in Giappone e che in mattinata ci sarebbe stata l'expo dei lavori degli studenti PhD agli studenti americani che già da molto tempo sanno della loro ammissione (sigh). L'expo con la grande pazienza di Filo è stata molto interessante, anche se abbiamo cercato di ridurre i tempi al minimo.
La giornata infatti prevedeva inizialmente Harvard.

Harvard è oggettivamente un bel posto, il campus è molto bello, con gli edifici in mattoncini rossi e i prati, anche se ci è sembrato molto autoreferenziale. Un posto tranquillo. Certo, sapere che lì è nato il fenomeno Facebook è stata una sensazione particolare.

Per la cronaca ad Harvard ho fatto un paio dei miei soliti numeri, con una nasata al vetro del museo con gli strumenti antichi perchè cercavo di capire se il telescopio del 1800 circa funzionava veramente e soprattutto la suonata dell'allarme mentre mostravo a Filo la tecnologia avanzatissima del Commodore 64. Filo dice che non me su può portà in giro, io ho risposto che un uomo di scienza deve avere la curiosità incontrollata. Scusa eccellente per giustificare soprattutto la nasata al vetro.
La giornata è continuata con pranzo cinese, visita mancata all'acquario (21$ de biglietto sti ladroni!!) dove però abbiamo visto una foca che si specchiava in una signorina molto smilza accanto a noi (ahahahah) e giretto per la Downtown. Il giretto si è concluso con l'epic fail di Filo che voleva portarmi a vedere l'ICA (Institute of Contemporary Art): non solo ha sbagliato strada e voleva spacciarmi il centro congressi per questo museo, ma oltretutto alle mie insistenti osservazioni sul fatto che un palazzo bruttissimo avesse la scritta a caratteri cubitali ICA lui rispondeva: "Ma no, sta nelle cose da vedere di Boston, mica è così brutto!". Ovviamente era quello palesemente e quando ce ne siamo accorti è partito un termine poco ripetibile nei suoi confronti.

La cena non ne parleremo per rispetto nei vostri confronti. Serata carina in un paio di pub a Downtown Boston (Quincy Market) dove almeno abbiamo visto un po' di gente. Chissà quanto ci torno.

Foto della giornata: io in versione Alicio nel Paese delle Meraviglie. Manca solo il Bianconiglio, lo Stregatto e Capitan Libeccio. Il Brucaliffo mi è sempre stato antipatico.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

allora, cominciamo col dire che trovare una formula di saluto col professor buongiorno è una cosa obbiettivamente problematica, potevi salvarti con un "salve professore" e finirla li.
ma tu no.
sempre a rigirare il coltello nella piaga.
ed a intasare tu-sai-cosa.
ma quella è un'altra storia.
(beninteso, ho sparso la voce, quando torni al villa aurelia c'è thomas che vuole dirti due paroline al riguardo - si, thomas è quello biondo alto due metri per circa 150 kg).
condivido la tua innata curiosità, fede mi odia perchè ogni volta che andiamo in giro se trovo una porta chiusa devo capire cosa c'è dietro e dove porta (dove porta la porta...uhm...), lei dice che sono un cretino, tu dici di essere un uomo di scienza...mi piace di più la tua definizione.
ma quella è un'altra storia.
quando filo ha realizzato che l'ica non era dove diceva lui potevi sempre dire la mia famosa frase, quella che ormai mi ha consacrato al mito: "com'è che io parlo e tu proprio non capisci un [termine poco riferibile]?"
ma quella è un'altra storia.
a proposito di altra storia ho calato qualche personaggio conosciuto da entrambi nella tua trasposizione di alis in uonderland (sognavo da sempre di scriverla così!!!):
stregatto: daniel
bianconiglio: puccio
gli altri sono un po' stanco e non mi va di spemermi troppo.
ma quella è un'altra storia.
ehi non abituarti al fatto che io scriva di sabato.
si, lo so...è molto bello da parte mia, d'altra parte cosa vuoi: è uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo.
noto che non hai più aggiunto alcuna info sul torneo di pallanuoto.
ora chiamo bo su skype e gli do mandato per appiccare il fuoco alle tue povere cose.
mi sembra il minimo.
g10

Dot ha detto...

I tuoi commenti di sabato sono sempre una bellissima sorpresa :)

il saluto alla fine credo di aver detto proprio quello, però sai ero in trance e non mi ricordo :P
a filo diciamo che il senso di quello che ho detto ero proprio quello, la forma poi è, per l'appunto, una formalità.
Daniel che fa lo stregatto e puccio il bianconiglio sono veramente due immagini impagabili. per tutto il resto c'è mastercard :)

ps: come va l'otite?? stai meglio?